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Senegalese picchia carabinieri, autista e controllori. Assolto: il motivo è sconcertante

Senegalese picchia carabinieri, autista e controllori. Assolto: il motivo è sconcertante

Cronaca - di Adriana De Conto - 28 Maggio 2018 alle 12:34

Che vuoi che sia schiaffeggiare i passeggeri di un bus, due controllori e aggredire un autista? Di più. Che vuoi che sia pestare i carabinieri giunti in soccorso dei malcapitati. Se sei un migrante sei assolto. E’ andata di lusso al senegalese che a Viareggio si è reso protagonista di questa aggressione,come racconta la Nazione:  è stato processato e assolto. La motivazione è ridicola, se non fosse sconcetante. «Una psicologa che lo assiste ha testimoniato in aula che i due verificatori, che indossavano le divise, al senegalese hanno ricordato le guardie che lo picchiavano in Libia». Di qui la “scusante” di picchiare chiunque. Incredibile. Incredibile soprattutto per i colleghi di autista e controllori della Ctt Nord di Viareggio, che presenti in aula hanno riferito la motivazione della ennesima, assurda sentenza.

I fatti erano andati secondo un copione ormai consolidato: il migrante senegalese era a bordo in un bus quando i controllori gli avevano chiesto di esibire il biglietto. Alla richiesta l’uomo sarebbe andato in escandescenze, prima schiaffeggiando una donna che gli ricordava come “tutti devono pagare il biglietto”;  poi s’era accanito contro controllori, autista (rompendo pure il parabrezza) e carabinieri arrivati sul posto con ben due pattuglie. Al processo la sentenza ha sconvolto tutti. Processato e assolto. Che bel segnale! La Nazione ha raccolto l’irritazione generale dei lavoratori del settore: «l’uomo che ha aggredito il nostro personale – si legge sul quotidiano toscano – e ha rotto il parabrezza del bus, è stato assolto con formula piena perché ritenuto incapace di intendere e di volere nel momento del fatto. Una psicologa che lo assiste ha testimoniato in aula che i due verificatori, che indossavano le divise, al senegalese hanno ricordato le guardie che lo picchiavano in Libia». Morale:  l’extracomunitario se la caverà senza neppure «il risarcimento del danno del parabrezza del bus». Il commento del segretario provinciale del Cisl è durissimo: «I nostri verificatori sono stati malmenati, i carabinieri pure, il bus danneggiato e gli utenti spaventati a morte – si è sfogato – E l’autore di tutto ciò, salito senza titolo di viaggio, ne esce con una pacca sulla spalla. C’è più di qualcosa che stona».

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Ci sono 3 commenti

  1. GIAN GUIDO BARBANTI ha detto:

    una pistola in bocca un colpo e via .

  2. giulio ha detto:

    sulla “creatività” di certi giudici cosa prevede il contratto dei bulletti?

  3. Giovanni ha detto:

    arrivati a questo punto cosa resta se non che la gente si organizzi e cominci a randellare di brutto il senegalese e il giudice di turno ? Questi stanno davvero spingendo la gente al limite. Occhio però, che la corda prima o poi si spezza…

28 Maggio 2018 alle 12:34