Valle d’Aosta, le elezioni regionali confermano l’exploit della Lega

21 Mag 2018 15:47 - di Redazione

È presto per dire se la Valle d’Aosta diventerà il laboratorio politico in cui replicare, per la prima volta a livello regionale, l’alleanza tra Lega e M5S che in queste stesse ora si sta realizzando al governo nazionale. Tutto, però, lo lascia presagire: il sistema elettorale integralmente proporzionale, la corsa in solitaria del Carroccio, premiata dagli elettori contrariamente a quanto accaduto per il resto del centrodestra che invece si è presentato in coalizione con l’aggiunta di una lista civica. Ma vediamo nel dettaglio questi primi dati, a cominciare dall’affluenza alle urne, nettamente più bassa rispetto a cinque anni fa: il 65,12 per cento pari a 67.146 votanti su 103.117 aventi diritto; nel 2013  fu del 73,03 per cento.

La Lega (17,1%) è seconda dietro l’Uv (20,6). Il M5S al 10,1

Per quanto riguarda i dati (non ancora definitivi) delle forze politiche, balza agli occhi l’exploit della Lega che con il suo 17,1 per cento tallona da molto vicino gli autonomisti dell’Union valdostane, da sempre egemoni nella regione. L’Uv resta la prima forza politica della Vallée con il 20,6 per cento, ma perde ben 13 punti rispetto al 2013. Paga non solo gli scandali che negli ultimi tempi hanno scosso la regione ma anche la scissione da cui è nata l’Union valdostane progressiste, che con il suo 11,2 per cento, si classifica al terzo post. Segue il M5s con 10,1 per cento, mentre il Pd arranca al 4,7. Inchiodati al 2,7 per cento complessivo Forza Italia, Fratelli d’Italia e Centrodestra VdA. Proprio per berlusconiani e Pd della Valle d’Aosta il raffronto con cinque anni fa è particolarmente severo: i dem hanno praticamente dimezzato i loro consensi hanno perso 4,1 punti percentuali mentre gli azzurri l’1,3.

Valle d’Aosta prima regione a guida giallo-verde?

Sul fronte delle possibili alleanze, la Lega non si sbilancia. Ad eccezione di Nicoletta Spelgatti, capolista del partito di Salvini nella regione, che in un’intervista ad Aostaoggi.tv, ha però fatto sapere con chi non si alleeranno: «Sicuramente non con l’Union valdotaine, vedremo chi accetterà quello che è il nostro programma e la nostra voglia di cambiamento. Poi decideremo». Un altro indizio che porta all’alleanza giallo-verde anche in Valle d’Aosta.

 

Commenti

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  • giulio 22 Maggio 2018

    180522
    Perché non fate il raffronto con le politiche del 4 marzo? Così si può vedere come e se il popolo giallo verde apprezza il tradimento dei leader. In effetti M5S precipita dal 24 al 10%: BOCCIATO! La lega mantiene il suo 17% ma cala come voti. I voti del centro destro tornano all’ovile Union Valdostane. Se si tornasse a votare in Italia, ci troveremmo un M5S asfaltato dal tradimento dimaio-grillo-casaleggio