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Conte zittisce i retroscena: «Il governo parla con una voce e risoluta»

Conte zittisce i retroscena: «Il governo parla con una voce e risoluta»

Home livello 2 - di Federica Argento - 27 Giugno 2018 - AGGIORNATO 27 Giugno 2018 alle 14:36

Le voci su contrasti a Palazzo Chigi, i retroscena sull’imbarazzo di un premier che non sembra un premier, l’azione dell’esecutivo che sarebbe dettata unicamente da Salvini, le illazioni di Macron. Conte dice basta: «Il governo parla con una sola voce, unica e risoluta». Sui migranti sono in gioco i valori dell’Europa unita e l’Italia continuerà a fare la sua parte perché l’Europa sia all’altezza del suo compito. Questa è la cornice entro la quale il premier interviene in Aula alla Camera in vista del Consiglio Ue al via giovedì e venerdì. «C’è in questo impegno italiano – va avanti il premier – una coerenza con l’azione che da sempre il nostro Paese sa mettere in campo, penso in particolare a quanto hanno fatto e fanno le Forze armate, in primis la Marina Militare, e il Corpo della Guardia Costiera, e anche i sindaci, i volontari, insomma un intero e complesso sistema, tutto italiano, che da anni salva l’onore dell’Europa nel Mediterraneo».

Poi passa ai nodi di fondo. Quello di Dublino è «un Regolamento che non va riformato, ma, ripeto, va superato, perché ormai non ci sono più dubbi sul fatto che sia del tutto inadeguato a gestire i flussi migratori, dunque è davvero cruciale superarlo. Lo dico sulla base del fatto che, come attestano i dati statistici, solo il 7% dei migranti sono rifugiati», ribadisce il presidente del Consiglio, snocciolando punto per punto la proposta italiana presentata al prevertice di Bruxelles. «L’attuale Sistema Comune Europeo d’Asilo si fonda su un tragico paradosso: i diritti delle persone che intendono richiedere asilo vengono riconosciuti soltanto nel momento in cui gli interessati riescono a raggiungere le coste dell’Europa. Questo momento va anticipato, anche al fine di tutelare i loro interessi e di garantire più sicurezza al nostro Paese».

L’Italia dovrà guardarsi dal «trappolone» che il fronte franco-tedesco-spagnolo si prepara a tenderle soprattutto sul tema dei centri di identificazione e smistamento dei migranti. Conte dice parole chiare. «Va superato anche il criterio del ‘Paese di primo arrivo’, anche questo non è idoneo a gestire i flussi in modo efficace e sostenibile. Va infatti affermato il principio che chi sbarca in Italia (o in qualsiasi altro Paese di primo arrivo) sbarca in Europa. Questo principio lo ripeterò come un mantra», precisa il premier Conte, ricordando ai parlamentari in Aula quanto detto  finora nei primi incontri bilaterali: «Prima a Parigi con il presidente francese Macron e poi a Berlino con la Cancelliera tedesca Angela Merkel – l’ho ripetuto al pre-vertice di domenica scorsa e lo ripeterò  al Consiglio europeo: le coste italiane, greche, spagnole, sono coste europee. Se davvero esiste un’Europa, l’Europa di Schengen, fondata sul binomio responsabilità-solidarietà, come dicono tutti a parole, allora questo criterio del ‘Paese di primo arrivo’ va superato”, rimarca Conte.

Si passa ai numeri sconsolanti dei dati sulla povertà. «Anche sul tema” del “quadro finanziario pluriennale 2021-2027, ribadiamo la necessità di avere un’ Unione europea più giusta e più equa. Non può essere ignorato che nel 2017 oltre 5
milioni di persone in Italia hanno vissuto sotto la soglia di povertà assoluta. Questi dati ci obbligano a dare risposte concrete, perché ci sono 5 milioni di persone che non possono più aspettare».

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Ci sono 11 commenti

  1. Angela ha detto:

    Finalmente un governo che ci rende fieri di essere italiani.

  2. otto ha detto:

    Mi piace molto quello che Conte a detto. Finalmente si comincia ragionare seriamente…. Se così non dovesse essere, allora meglio uscire da questa Ue .. senza democrazia ( pericolosamente nazista)

  3. paolo ha detto:

    Questo è parlare chiaro, finalmente un governo coi c******

  4. uesto renderebbe un bel po di miliaRDI DI ENTRATE FISCALI IN PIù. ha detto:

    Vorrei ricordare a tutti coloro che incolpao l’Europa della ns. situazione che l’Europa stessa ci aveva detto di trattenere in Italia solamente coloro che provenivano da guerre (Siriaqni, Afghani etc.) e gli altri di rimpatriarli. Se cosi avessimo fatto, e non lo abbiamo fatto perchè molti avevano votato a sinistra, ci troveremmo almeno 500.000 immigrati in meno ed una cinquantina di miliardi in più da spendere.(Coloro che provenivano da stati in guerra sarebbero stati spesati con fondi europei) Se fossi al governo chiederei il rimborso con gli interessi, di queste spese ai Dem ed al vaticano.

  5. Brigante nero ha detto:

    O l’EUROPA cambia o fuori hanno voluto fare una nuova Unione sovietica i sinistri italiani ed europei e questo è il risultato.

  6. Fyore ha detto:

    Europa e euro é stata ed è una maledizione per noi andrebbero processati chi ci ha fatto entrare con prepotenza in questo inferno

  7. Pietro ha detto:

    Me di queste cose non si deve interessare il parlamento europeo? Se non se ne occupa, cosa ci stanno a fare lì i nostri rappresentanti e soprattutto Tajani?

  8. Pino 007 ha detto:

    Non disperate l’eurobia non nascera’ perche’ quando ad un italiano gli si tocca la famiglia, lui morde e morde di brutto. L’unica cosa da fare e di non lasciar passare troppo tempo, quindi tutti i musulmani vadano fuori dal territorio con le buone …… altrimenti !!!!

  9. Laura ha detto:

    via dell-euro-pa
    via dell-euro-pa
    via dell-euro-pa
    via dell-euro-pa
    via dell-euro-pa

    1. FieroInfedele ha detto:

      Ma l’europa ormai è deceduta, e dalle sue ceneri è nata Eurabia, tra non molto verremo travolti e abbattuti dagli islamici. Gli eroi e i condottieri che hanno fatto l’europa nei secoli non ci sono più. Loro ci hanno difeso con la spada contro il sanguinario islam.

    2. Roberto Bello ha detto:

      Condivido.
      Via dall’euro e da questo schifo di UE
      Prima ci libereremo di questi due cancri e prima potremo tornare a sperare in un futuro migliore e, soprattutto, NOSTRO

27 Giugno 2018 - AGGIORNATO 27 Giugno 2018 alle 14:36