
La “Toscana rossa” non c’è più: sinistra costretta ovunque ai ballottaggi
Home livello 2 - di Luciana Delli Colli - 11 Giugno 2018 - AGGIORNATO 11 Giugno 2018 alle 16:28
Come ampiamente pronosticato alla vigilia, con questa tornata di comunali la Toscana smette definitivamente di essere una “regione rossa”. Di più, “la” regione rossa per antonomasia. In tutti e sei i Comuni con più di 15mila abitanti (compresi i capoluoghi di Siena, Pisa e Massa) il centrosinistra è costretto al ballottaggio. In cinque esprimeva il sindaco uscente.
A Pisa, Comune tradizionalmente di sinistra, vanno al secondo turno il candidato del centrodestra Michele Conti (33,4%) e il candidato di centrosinistra Andrea Serfogli (Pd e liste civiche, 32,2%), ex assessore della giunta Pd guidata dal sindaco Marco Filippeschi, che non si è ricandidato perchè già al seondo mandato. A Massa il sindaco uscente del Pd (con il 33,9%) Alessandro Volpi dovrà vedersela con il candidato del centrodestra Francesco Persiani (28,2%). Anche a Siena, dove non correvano i Cinque stelle, l’uscente Bruno Valentini (sostenuto da Pd e lista civica) dovrà vedersela con il candidato del centrodestra Luigi De Mossi, che lo tallona: ha il 24,2% contro il 27,4% di Valentini. Pietrasanta, in provincia di Lucca, era l’unico dei sei Comuni ad avere una maggioranza di centrodestra: Alberto Giovannetti (centrodestra e civica), sostenuto dall’ex sindaco Massimo Mallegni, ora senatore di Forza Italia, va al ballottagio con Ettore Neri (Pd e lista civica). A Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, il sindaco uscente Emiliano Fossi del Pd si ferma al 42,16% dei voti e sarà sfidato al ballottaggio da Maria Serena Quercioli, candidata del centrodestra, con il 28,79%. Infine a Pescia, in provincia di Pistoia, sfida tra l’ex sindaco Pd ora alla guida di una coalizione di civiche, Oreste Giurlani, e il candidato del centrodestra Francesco Conforti, rispettivamente al 38,9% e al 22,6%.
«I risultati delle elezioni comunali ci dicono che grazie al centrodestra la rossa Toscana non c’è più: nella nostra regione non esiste più un posto dove la sinistra è sicura di vincere a prescindere, come accadeva fino a poco tempo fa», hanno commentato i deputati e senatori di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, Riccardo Zucconi, Patrizio La Pietra e Achille Totaro, insieme al coordinatore regionale del partito Francesco Torselli, sottolineando che il loro partito «tiene ed è decisivo per mandare i candidati del centrodestra al ballottaggio». «Pochi mesi dopo le politiche – hanno proseguito – arriva una conferma alle amministrative: fra i sindaci eletti al primo turno c’è un sostanziale pareggio fra centrodestra e centrosinistra. Fra questi Fratelli d’Italia ottiene un altro sindaco, Luciano Petrucci, eletto nel comune di Semproniano (Grosseto), al quale vanno i nostri complimenti e auguri di buon lavoro». «Questo quadro ci dà grande fiducia per i ballottaggi in programma fra due settimane, siamo certi che prevarrà la volontà dei cittadini di mandare a casa un sistema di potere incancrenito da anni», hanno concluso gli esponenti di FdI.
Anche i vertici regionali di Forza Italia hanno salutato il risultato come l’occasione per «consegnare alla storia il capitolo “Toscana regione rossa”». «Già i risultati del primo turno sono positivi. Ora al lavoro per i ballottaggi nei sei comuni sopra i 15mila abitanti per archiviare» quella pagina, è stato il commento del coordinatore toscano di Forza Italia, Stefano Mugnai, e del capogruppo in Consiglio regionale, Maurizio Marchetti. «Andiamo al ballottaggio nei sei Comuni sopra i 15mila abitanti, dei quali uno solo, Pietrasanta, era già amministrato dal centrodestra fino a pochi mesi fa, quando fu commissariato. Adesso – ha sottolineato Mugnai – sono concrete le possibilità, non solo di vincere a Pietrasanta, ma anche di strappare alla sinistra comuni importanti come Campi Bisenzio nella cintura fiorentina, e qui vedere il centrodestra al ballottaggio è già clamoroso, Pescia in provincia di Pistoia dove al ballottaggio non siamo col Pd, ma con il vecchio sindaco dimessosi per una inchiesta giudiziaria, e poi naturalmente Massa, Pisa e Siena».
Partigiani rossi, un consiglio d’amico , convertitevi all’islam e andate in medio oriente che vi daranno un sacco di quattrini e 70 vergini pro capite.
L’anpi cosa fa , trema?? Sanno che presto dovranno trovarsi un lavoro perche’ i quattrini dolci che fino ad ora hanno percepito dal PD sono finiti. Salvini non ha nessuna intenzione di continuare a foraggiare queste associazioni a delinquere. Partigiani anpi …. la guerra e’ finita 70 anni fa, cosa state a rompere i marroni con questo fascismo ? Leggetevi un po di storia e qualche scritto di De Felice e vedrete che state lottando con i fantasmi, andate a lavorare ignoranti nati.