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L’Ugl Catania: utilizziamo l’esercito per le violenze negli ospedali

L’Ugl Catania: utilizziamo l’esercito per le violenze negli ospedali

Cronaca - di Annamaria Matticari - 21 Giugno 2018 alle 16:50

L’esercito contro l’escalation di violenza negli ospedali siciliani. È la proposta che l’Ugl di Catania ha avanzato al vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in un’accorata lettera in cui si chiede l’attivazione di misure drastiche per contrastare il fenomeno, come appunto l’utilizzo dell’esercito. “Quella delle aggressioni nei pronto soccorso – scrive il segretario generale territoriale della Ugl Giovanni Musumeci – è ormai una deriva pericolosa, causata non solo dal crescente senso di esasperazione dovuta alla non perfetta efficienza dei servizi, ma soprattutto alla dilagante prepotenza, sopraffazione e mancanza di rispetto nei confronti di chi è chiamato ad operare all’interno dei nosocomi portando una divisa”. “Non possiamo più tollerare – prosegue – che chi lavora in un ospedale debba vivere in un costante stato d’ansia e di paura per una possibile aggressione, ma anche che gli aggressori rimangano praticamente impuniti”. Ecco perché, “pur apprezzando gli sforzi fatti in questi mesi dagli organismi competenti per il potenziamento della videosorveglianza e dei vari servizi di ronda delle forze dell’ordine”, il sindacato chiede “una risposta forte”. “Riteniamo non più procrastinabile – scrive Musumeci – l’istituzione dell’operazione Ospedali sicuri quale estensione dell’attività dell’esercito Strade sicure che a Catania città e non solo sta assicurando ottimi livelli di deterrenza contro la micro criminalità, grazie all’impiego continuo degli uomini dell’esercito. Auspichiamo, in questo senso, l’intervento del leader della Lega perché possa concordare con i ministri della Difesa e della Salute, nonché con la Regione siciliana, un piano d’azione decisivo da associare a un’immediata riforma delle leggi in vigore, per procedere a un sostanzioso inasprimento delle pene per chi si permette di aggredire personale medico, paramedico e di vigilanza che lavora nei pronto soccorso, in ogni area dei presidi ospedalieri e nelle guardie mediche” conclude.

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C'è un commento:

  1. Enrico Gallazzi ha detto:

    costerà meno dell’assistenza ai migranti, ma non vedrei male il ripristino della leva

21 Giugno 2018 alle 16:50