Renzi si ricicla in tv? Al lavoro con il manager di Benigni per uno show in 4 puntate
Matteo Renzi come Walter Veltroni, dopo il fallimento politico potrebbe riciclarsi come autore televisivo. L’ipotesi sta rimbalzando minacciosamente da un giornale all’altro: dal Corriere della Sera al Fatto quotidiano, da Libero a La Verità, tutti i retroscenisti riportano questa inquietante indiscrezione.
La trasmissione dedicata a Firenze
L’ex premier sterebbe preparando con il potente manager televisivo Lucio Presta (lo stesso agente di Roberto Benigni) un format in quattro puntate sulla “sua” città, Firenze. Il progetto procede spedito, tanto che lo stesso ex sindaco di Firenze e Presta sono stati avvistati nei corridoi di Palazzo Vecchio per i sopralluoghi delle prime riprese. Il programma dovrebbe trattare la storia della città, ma anche affrontare con taglio politico il suo futuro, per disquisire di eccellenze e di start up, magari di proprietà dei finanziatori di Renzi. Una trasmissione che potrebbe fare da trampolino per il ritorno sulla scena politica dello stesso Renzi.
Lucio Presta conferma: “Renzi ci sta pensando”
La domanda che si fanno tutti, al momento, è dove andrà in onda la trasmissione. Improbabile che venga finanziata e messa in onda dalle reti Rai, visto il cambio di guardia a Palazzo Chigi e la probabile rivoluzione ai vertici i viale Mazzini. Più facile che siano le reti Mediaset, che hanno avuto un graduale spostamento verso posizioni filo Pd e considerato il rapporto preferenziale che lega Silvio Berlusconi a Renzi. Altri giornali ipotizzano che il format possa essere realizzato su Netflix. Piattaforma on line che ospita senza distinzioni politiche gli show di Beppe Grillo come la biografia di Berlusconi, i telefilm per bambini come i documentari scientifici. L’unico parametro è il tornaconto economico. Ma proprio il vantaggio economico sembra mancare, al momento. «Ho proposto a Matteo Renzi un progetto televisivo sulla città di Firenze – conferma Presta -, un programma ambizioso. E lui lo sta valutando». Perché proprio a Renzi? «Matteo è nato a Firenze – spiega -, ci ha vissuto, la conosce a fondo, ne è stato sindaco, ci ha portato i potenti del mondo. Credo deciderà a breve ma ciò non implica, immagino, che abbandoni la politica».
Ma non è già pagato con le nostre tasse per fare il mestiere di senatore? Un normale dipendente pubblico che lavora può assentarsi dal lavoro per svolgere un’altra attività? Quando lo fanno non si chiamano i “furbetti del cartellino”?
Re Sole (ex) e il suo giullare di corte…
renzi come veltroni. Esattamente. Due fanfaroni incapaci a cui dobbiamo sempre trovare una poltrona ben retribuita con soldi pubblici. Ma quando ci libereremo di queste zavorre ?
Se R.A.I. vuol dire ancora Radio Audizioni ITALIANE….. sarà il caso di sgombrare alla veloce tutti i direttori di Rete e tg e commissariarla, dal momento che è troppo inquinata di mafia fatto comunista. Un bel bagno di moderna secolarità passando poi alle reti locali in concessione. Ci costano ogni anno quanto due manovre finanziarie correttive, correggete subito, anche con i lauti finanziamenti a tutti i media, chi si autosovvenziona è a posto, i mantenuti vadano a fare marchette altrove, sulla sette, magari!
Un mandato di cattura internazionale per persona non grata, quindi in gattabuia e senza TV. Distribuzione di tappi per le orecchie ai secondini altrimenti li rincoglionisce.
Benigni e Renzi insieme ? Vediamo se azzecco il significato. Gianni e Pinotto ? Mr Bean e il suo orsacchiotto ? La coppia di avanti cretino ? I soliti ignoti ? Noooo ! Scemo e piu scemo ! Se mi ricordo bene Benigni ammiccava al Renzi prima maniera. Forse uno mangiava la fiorentina mentre l’altro gli piegava il tovagliolo.
Ma questo individuo e come una malattia non va mai via!!!
Dopo aver messo in ginocchio l’Italia si appresta a far fallire una mittente televisiva,spero inizi dalla 7, cosi chiude e smette di rompere le balle con la politica.