Scrittori col vizio della lagna: un tempo a favore di Achille Lollo, ora per i porti aperti

19 Giu 2018 11:04 - di Riccardo Arbusti

Quando non ci regalano perle di saggezza come quella di Edoardo Albinati che ha confessato di essersi augurato la morte di qualche bambino sulla nave Aquarius per mettere in difficoltà il governo, scrittori e intellettuali italiani anziché scrivere e discutere nei loro cenacoli dei mali che affliggono l’Italia, si lasciano andare alla tentazione dell’appello politico-propagandistico.

Siccome per definizione sono tutti progressisti e di sinistra a volte capita loro di sbagliare in modo clamoroso, come quando, a ridosso del rogo di Primavalle, alcuni di loro (come Franca Rame, Dario Fo e Alberto Moravia) si esposero con un appello per difendere Achille Lollo, il militante di Potere Operaio tra i responsabili dell’assassinio dei fratelli Mattei. Erano i tempi dell’eskimo in redazione. Tempi di ideologie ferree e rigidissime. Tempi in cui pensare con la propria testa era vietato e si doveva seguire l’onda.

E oggi? Oggi abbiamo dodici autori candidati al Premio Strega 2018 (quasi tutti sconosciuti) che firmano un appello affinché “sia immediatamente revocato l’ordine di chiusura dei porti alle navi che salvano i migranti in mare”. In pratica l’invito al governo è di consentire lo sbarco nei porti italiani alle navi delle ong, perché solo per loro c’è il divieto di attracco. Ecco chi sono gli autori protagonisti dell’iniziativa: Marco Balzano, Carlo Carabba, Carlo D’Amicis, Silvia Ferreri, Helena Janeczeck, Lia Levi, Elvis Malaj, Francesca Melandri, Angela Nanetti, Sandra Petrignani, Andrea Pomella e Yari Selvetella. Un modo per farsi pubblicità, anche se dietro il paravento di un umanitarismo di maniera. Lo sottolinea Pietrangelo Buttafuoco in un corsivo sul Tempo: si tratta di questo – scrive – “la vanità narcisistica che prende possesso di una tragedia tremendamente vera qual è quella dei naufraghi nel Mediterraneo per farne un tic di vecchie zie”.

Commenti

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  • Giovanni Polimeni 20 Giugno 2018

    E’ una buona cosa conoscere i nomi. Giusto per evitare, anche per sbaglio, di comprare un loro libro…

  • Silvia Toresi 20 Giugno 2018

    Sì preoccupano dei migranti, ma agli italiani in difficoltà ci hanno mai pensato?