Torino, grana per l’Appendino: chiesto il rinvio a giudizio per piazza San Carlo

22 Giu 2018 11:58 - di Angelica Orlandi
chiara appendino

Grana per la sindaca cinquestelle di Torino, Chiara Appendino: c’è anche lei tra le 15 persone per le quali la procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta per i fatti di piazza San Carlo. Per lei come per gli altri le accuse sono gravi: disastro, lesioni e omicidio colposo.

Questi i fatti. La sera del 3 giugno 2017, mentre circa 30.000 persone stavano seguendo la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid su un maxi-schermo installato per l’occasione in piazza, un’improvvisa ondata di panico ha provocato il ferimento di 1.527 persone. Ad avere la peggio, la 38enne Erika Pioletti, ricoverata all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino per un infarto da schiacciamento subito dopo l’incidente e morta il 16 giugno 2017, dopo un’agonia durata 13 giorni. Nella nota del procuratore di Torino Armando Spataro seguita ai fatti, era stato individuato il luogo dove era iniziato il panico: «L’epicentro del cui iniziale e improvviso spostamento di massa è stato individuato nella zona della piazza San Carlo all’altezza dei numeri civici 195 e 197».A seguito delle indagini, otto persone sono state arrestate a Torino perché sospettate di avere scatenato il panico nella piazza spruzzando dello spray urticante. Il gruppo sarebbe stato identificato attraverso delle intercettazioni nell’ambito di un’altra indagine: nel mirino degli inquirenti in particolare 4 fra gli arrestati, componenti di una banda di 10 persone che agendo in concorso hanno commesso una serie di furti e rapine ai danni di esercizi commerciali e in manifestazioni musicali in Italia e all’estero utilizzando spray urticanti per garantirsi la fuga.

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