Estate maledetta a Sperlonga: dopo la morte in piscina, baby sub si spara l’arpione in testa
Ha passato una notte tranquilla, nel reparto di rianimazione, il ragazzo inglese di 14 anni, colpito ieri da un arpione alla testa mentre si trovava con i suoi famigliari su un gommone a Sperlonga. Il ragazzo, si legge nel bollettino medico dell’ospedale San Camillo dove è ricoverato, è stato sottoposto in tarda serata ad un intervento neurochirgico “eccezionale”. L’equipe guidata dal professore Alberto Delitala – direttore della Neurochirurgia – ha rimosso l’asta dell’arpione che era entrata dal canto interno dell’orbita, sfiorando il globo oculare e penetrato nel cervello fino alla regione occipitale. L’intervento è stato eseguito dopo che l’arpione era stato segato dai vigili del fuoco con un frullino raffreddato ad acqua per evitare il surriscaldamento e la trasmissione del calore nel cervello. «La tac eseguita post intervento – spiega Delitala- ha permesso di escludere la presenza di masse emorragiche. Il ragazzo è ora in coma farmacologico e nelle prossime 48 ore le sue condizioni saranno rivalutate».
Un’estate maledetta, quella di quest’anno a Sperloga, visto che qualche giorno fa si era consumata la tragedia in piscina della piccola Sara Francesca Basso, trovata annegata forse a causa del risucchio di un bocchettone mentre ieri si era verificato un grave incidente automobilistico che aveva coinvolto una coppia di Reggio Emilia. A poca distanza dalla spiaggia antistante “El Sombrero” il baby sub aveva appena caricato un fucile da sub con l’aiuto delle gambe quando, a causa di una disattenzione, ha colpito se stesso dritto nell’occhio. Il ragazzo è stato soccorso nei pressi della locale stazione dei carabinieri e trasportato al “San Camillo” di Roma.