«Quando il cielo ci fa segno»: Messori invita a riconoscere la presenza di Dio
Il lato misterioso della fede, la presenza inquietante e consolante dell’ignoto: Vittorio Messori, lo scrittore cattolico vivente più venduto e tradotto al mondo, torna in libreria in autunno con il pamphlet Quando il Cielo ci fa segno (Mondadori), destinato a far discutere: nel libro Messori racconta in prima persona i “segni” da lui vissuti di una presenza soprannaturale.
Molti si lamentano perché Dio non si manifesta dall’alto dei cieli, ma in realtà non è che Dio taccia, spesso siamo noi a essere, o voler essere, sordi e ciechi, sostiene Messori che quarant’anni fa si affermò con il bestseller Ipotesi su Gesù. Per Messori, la vita di ciascuno di noi è costellata di quelle che chiamiamo «coincidenze» e che, in verità, sono spesso segni della presenza di un Dio che veglia sulle sue creature. Solo che questi segni occorre riconoscerli. Ciascuno, poi, ha vissuto eventi per i quali dovremmo parlare di “piccoli miracoli” o, almeno, di “misteri”, ma che poi dimentichiamo, dopo un primo momento di sorpresa.
Ma, nonostante ogni progresso della scienza, «siamo immersi nell’enigma e ben poco sappiamo davvero su noi stessi e sul nostro destino». In questo nuovo libro, Messori ha il coraggio di uscire allo scoperto e racconta i suoi «misteri quotidiani», i «segni» misteriosi da lui vissuti, alcuni dei quali davvero impressionanti. A differenza di molti, però, Messori ha compreso che questi eventi non sono altro che cenni dal cielo che vanno riconosciuti senza timore di essere scambiati per visionari.
Ipotesi su Gesù è un libro che consiglio a tutti.