Siena, polemiche per il centrodestra al Palio: al Pd la sconfitta non va proprio giù
Polemica a Siena sugli ospiti istituzionali invitati al Palio. Mai come quest’anno si è registrata una folta rappresentanza del centrodestra. Una circostanza che ha provocato qualche mal di pancia nel Pd e che, in particolare secondo l’ex sindaco Bruno Valentini, sarebbe una forma di ostentazione di potere da parte di quell’area politica. «Io non vedo le presenze di oggi con un taglio politico, ma istituzionale», ha replicato il nuovo sindaco, quel Luigi De Mossi che è riuscito nella storica impresa di far cambiare colore all’amministrazione senese.
Il punto, così come emerge dalle parole di De Mossi, è tutto lì: al governo del Paese c’è la Lega, a quello della città c’è il centrodestra. Il combinato disposto di queste due circostanze ha portato a un parterre istituzionale come non si era mai visto prima. Ed è forse proprio il contesto politico a monte, più delle presenze effettive sugli spalti, a bruciare a Pd e compagni, fra i quali si è registrato anche qualche forfait. «Per senso istituzionale, ho confermato tutti gli inviti formulati dalla precedente amministrazione. Se poi alcuni ospiti hanno deciso di non venire, non posso sapere perché, rispetto la loro libera scelta», ha spiegato De Mossi, ribadendo che «sugli ospiti, ho rispettato in pieno le decisioni della precedente amministrazioni».
Di diverso, semmai, ci sono i nomi nella lista degli ospiti del sindaco, ovvero di quelle personalità che tutti i primi cittadini hanno tradizionalmente avuto la facoltà di invitare direttamente. «All’elenco degli ospiti – ha aggiunto De Mossi – naturalmente ho aggiunto il mio elenco degli invitati. Mi fa piacere che ci siano le istituzioni dello Stato oggi ad assistere al Palio, perché è un loro omaggio alla nostra città, e perché io devo dialogare con chi governa in Italia e in Europa». «Siena ha bisogno di contatti nazionali ed internazionali, per creare opportunità di sviluppo e progetti», ha aggiunto De Mossi, che al suo predecessore ha ricordato che «la campagna elettorale è finita». «Noi oggi stiamo celebrando la nostra festa. È il mio primo Palio da sindaco, dove sono entrato di corsa e faccio i complimenti ai dipendenti comunali che fanno parte di una macchina organizzativa perfetta. Il Palio è una festa di popolo, è la festa di tutta la città. Il Palio – ha concluso il sindaco – è la nostra festa, è la festa della nostra identità. È una festa unica: la città è profondamente unita nel Palio e al tempo stesso divisa con le Contrade e le loro rivalità».
‘O cittini (ragazzi) ‘un c’è più il monte…. l’avete svuotato con baffetto! Pensavi che la città che ci viveva nei secoli la perdonasse ? Che le contrade v’agguantassero? Ora vi siete spostati su quella del chianti…. attenti a non ammazzare anche quella vacca, altrimenti restate senza latte……