Il M5S scarica Barillari, il consigliere no vax: «Inaccettabili le sue parole»
Si infiamma la polemica all’interno del Movimento 5 Stelle sul tema vaccini. Ad accendere la miccia è un post pubblicato su Fb da Davide Barillari, consigliere M5S in Regione Lazio e primo firmatario della proposta di legge sui vaccini al centro delle polemiche delle scorse settimane. «La politica viene prima della scienza. I politici – scrive il pentastellato – devono ascoltare la scienza, collaborare, non farsi ordinare dalla scienza cosa è giusto e cosa è sbagliato, accettando le parole della scienza mainstream come dogmi religiosi. Perché la scienza deve essere democratica, e quindi deve ascoltare tutti… compresi ricercatori e scienziati, che con dati alla mano, contestano il dogma ufficiale».
«Quando si è deciso che la scienza fosse più importante della politica? Chi l’ha deciso e perché? A questo siamo arrivati. Visto che i politici sono tutti ignoranti, allora mettiamo medici e scienziati a scrivere le leggi, piuttosto che fargli perdere tempo a fare ricerche, ad analizzare dati e numeri, e ad occuparsi di curare i loro malati. Cosi finalmente avremo leggi che obbligheranno davvero “il gregge” a trattamenti sanitari decisi dai medici», incalza Barillari, che ne ha anche per l’immunologo Roberto Burioni. «Gli scienziati dello stampo di Burioni, cioè legati a doppio filo sia alle multinazionali del farmaco che ai partiti del passato bocciati alle urne dagli italiani, sono davvero convinti di detenere l’unica verità possibile, eterna e inconfutabile… e sono davvero convinti che la politica si debba inchinare supinamente a loro», attacca il consigliere grillino.
Parole che non sono piaciute affatto ai vertici pentastellati. «Il Movimento 5 Stelle – si legge in una nota postata sul Blog delle Stelle – prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio Davide Barillari. La linea del Movimento sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti del ministro della salute Giulia Grillo».
Cara Laura,non so se lei ha dei figli,ma le assicuro che i miei andando all’asilo o a scuola tutti gli anni si prendevano dei malanni trasmessi dai loro compagni o trasmessi dai miei.Finchè parliamo di influenza o raffreddore è quasi normale ma purtroppo il contatto tra loro può portare anche malattie gravi.Qui il problema non è di obbligare ma di avere buonsenso cosa che manca a chi non vuole i vaccini.
c’è veramente troppa confusione su questo tema
non è possibile darne una definizione in poco tempo
secondo me è preferibile che ogni genitore, nel tempo, maturi una sua convinzione magari informandosi su entrambi i “pensieri” che si contrappongono.
Sia lasciata la facoltatività, ad oggi, non vi è certezza, neanche scientifica (non dobbiamo mica fare degli esperimenti sulla pelle del Popolo Italiano) inoltre ancora più confusione c’è sulle rare (ma esistenti) reazioni negative/conseguenze.
Mi sembra molto più di buon senso non imporre obblighi, almeno non ancora.