Il virus del Nilo fa tremare il nord Italia: altri due morti, decine di infezioni
Le notizie di nuove infezioni, in tutto il nord Italia, si moltiplicano. Altri due decessi dovuti a forme neuroinvasive particolarmente gravi di malattia da West Nile virus nella provincia di Ferrara. A renderlo noto sono l’Azienda Usl e l’ospedale del capoluogo emiliano, precisando che si tratta di due residenti a Ferrara, di 69 e 86 anni, entrambi affetti da patologie cardiovascolari, ricoverati al San’Anna rispettivamente il 30 e 31 luglio. I due decessi si aggiungono a quello avvenuto negli ultimi giorni di luglio di un paziente residente a Cento. In provincia di Ferrara i casi di malattia neuroinvasiva sono ad oggi sei, dei quali tre tuttora ricoverati. Dal 15 giugno – ricorda la Ausl – è attivo il sistema regionale di sorveglianza delle Arbovirosi che prevede la sorveglianza integrata entomologica, veterinaria e umana, per il rilevamento precoce della circolazione del virus West Nile tramite cattura di uccelli e zanzare per la ricerca del microrganismo patogeno. La sorveglianza conferma una diffusa circolazione del virus nella provincia, pertanto la Ausl rinnova l’invito ad adottare una serie di precauzioni per tutelarsi dalle punture delle zanzare: all’aperto, in zone ricche di vegetazione, è buona abitudine vestirsi sempre con abiti di colore chiaro, indossare pantaloni lunghi, capi di abbigliamento a maniche lunghe e non utilizzare profumi. Per proteggersi dalle punture è consigliabile usare repellenti sulla pelle e sugli abiti. Per ridurre la presenza delle zanzare all’interno delle abitazioni, si consiglia di utilizzare zanzariere, condizionatori e apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine. In quest’ultimo caso sempre con le finestre aperte.
Emergenza da “zanzata del Nilo” anche in Veneto dove i casi accertati sono complessivamente 51, dei quali 32 forme lievi e 19 neuroinvasive a diversi livelli di gravità. Purtroppo si registrano anche due decessi . In tutto, ci sono stato 15 caso a Padova, 16 a Rovigo, 3 a Treviso, 7 a Venezia, 8 a Verona, 2 a Vicenza. Vittime del “West Nile virus”, il virus diffuso dalla “zanzara del Nilo“, flagella anche il Polesine: i caso sono saliti a 27, tra accettati e sospetti, tra cui due gravi. Il virus, che oltre agli uomini colpisce soprattutto i cavalli, spesso non causa sintomi evidenti. Il periodo di incubazione è compreso tra i 2 e i 15 giorni. Il suo nome viene dal distretto di West Nile in Uganda, dove è stato isolato per la prima volta nel 1937 in una donna che soffriva di una febbre particolarmente alta. In seguito è stato trovato negli uomini, negli uccelli e nei moscerini in Egitto negli anni cinquanta, diffondendosi infine anche in altri Paesi. La malattia ha un andamento endemico-epidemico ed inizialmente risultava diffusa soprattutto in Africa (specie in Egitto), Medio Oriente, India. La modalità principale di trasmissione del virus del Nilo occidentale è rappresentata da diverse specie di zanzare, che sono il primo vettore. Tra queste, in particolare, riveste un ruolo primario il genere Culex.