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Ingegneri di Firenze: “Obbligo di revisione sugli edifici di 50 anni fa”

Ingegneri di Firenze: “Obbligo di revisione sugli edifici di 50 anni fa”

Cronaca - di Redazione - 21 Agosto 2018 alle 11:49

La tragedia di Genova dovrebbe spingerci ad adottare provvedimenti normativi cogenti che impongano revisione e controlli nel tempo anche su tutte le costruzioni ordinarie nelle quali abitiamo con le nostre famiglie. Dopo i primi commenti a caldo, sul crollo del ponte Morandi di Genova, ecco alcune riflessioni – riportate dall’AdnKronos – degli Ingegneri della Provincia di Firenze. «Riflessioni che nulla tolgono alla gravità di quanto accaduto ed alla necessità di far luce sulle responsabilità di un tragico evento che non doveva accadere e che riteniamo opportuno fare proprio perché queste tragedie non accadano nuovamente», ha sottolineato Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri fiorentini. «In Italia siamo obbligati -continua Fianchisti- a revisionare auto e caldaie ogni 2 anni ma non sussiste invece alcun obbligo di revisione, ovvero

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Ci sono 5 commenti

  1. Marcello Ceroti ha detto:

    La crisi edilizia ha messo in ginocchio anche gli ingegneri e gli architetti che cercano
    prima con il controllo delle caldaie, poi con la messa in sicurezz sismica ed ora
    con il controllo delle case fatte 50 anni fa, visto che la sinistra ha dichiarato
    che le case sono già troppe e fatte male. Magari si riordassero di quanto hanno
    fatto loro alle Bagnese nel Comune di Scandicci che il sindaco Barbieri ha
    fatto fare un piano in più a tutti i costruttori per avere più gente nel suo comune
    per toglierle al comune di firenze che era demoscristiano ed incrementare
    la famosa cintura rossa.Marcello Ceroti

  2. RICCARDO AMARA ha detto:

    Perché fino ad oggi le grandi menti non hanno previsto le cosiddette revisioni?

  3. franco ha detto:

    Risposta a Giulio: perché sono proprio le case costruite negli anni 50/60/70 ad essere costruite con materiali scadenti. Le case dell’anteguerra o dell’ottocento non verranno mai giù perché i criteri e la serietà dei costruttori era un altra. Basta sentire esperti improvvisati non se ne può più.

  4. Carlo Cervini ha detto:

    Ottimo……….una nuova bella patrimoniale mascherata sulla schiena dei proprietari privati; Maiali, non gli bastano le 10 che già ci sono………per fare un’opera minima di manutenzione ordinaria o straordinaria ci vogliono il progetto con parcella + Iva al 22%, autorizzazioni comunali, parere della sopraintendenza, altre tasse e balzelli vari e tempi biblici + i costi vivi dell’opera; solo per chiudere un buco in facciata……………..vadano all’inferno e non ritornino mai più.

  5. giulio ha detto:

    perché non iniziate con la Cupola del Brunelleschi? Sarebbe interessante conoscere i risultati dei vostri calcoli… Già intascate parcelle compilando “certificazioni energetiche” che sapete benissimo hanno scarsa attinenza con la realtà!
    E perché partire dalle case di 50 anni? Quelle di 100 anni, 150 anni, 200 anni stanno meglio? Le case 50 anni fa si costruivano con cura, per durare, mentre ora ci sarebbero materiali ottimi, ma in pratica si utilizzano materiali che costano 10 volte di meno, di quelli previsti a progetto.
    E perché non dite a voce alta che le case ora sono costruite per durare 50 anni? 50 anni?! Sì, il dm 14.01.2008 (Governo Prodi) prescrive una durata di 50 anni per “Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale”, 100 anni per “Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza strategica”.

21 Agosto 2018 alle 11:49