
Lo smog ruba un anno di vita, uno studio rivela l’effetto killer
Home livello 2 - di Redazione - 23 Agosto 2018 alle 14:05
Morire in media un anno prima per colpa dello smog. Una sentenza messa nero su bianco su Environmental Science & Technology Letters da un team americano di ingegneri ambientali e ricercatori esperti di sanità pubblica, che per la prima volta hanno esaminato contemporaneamente a livello globale i dati relativi all’inquinamento atmosferico da polveri Pm2,5 e quelli sull’aspettativa di vita, così da misurare l’effetto killer del particolato fine che riesce a insinuarsi all’interno dei polmoni, aumentando il rischio di infarto, ictus, malattie respiratorie e cancro. L’équipe – coordinata da Joshua Apte della Cockrell School of Engineering dell’università del Texas di Austin – ha utilizzato le informazioni del Global Burden of Disease Study per valutare l’esposizione al Pm2,5 e le sue conseguenze in 185 Paesi. Quindi ne ha quantificato l’impatto sulla speranza di vita, su scala globale e per ogni nazione. In questo modo, spiega Apte, «siamo stati in grado di misurare sistematicamente come i veleni nell’aria accorciano sostanzialmente la vita in tutto il mondo. Quello che abbiamo scoperto è che l’inquinamento atmosferico ha un effetto molto pesante sulla sopravvivenza: globalmente la riduce di un anno in media». Un lasso di tempo
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