Pedofilia, Papa Francesco: «Vergogna e pentimento, non abbiamo agito in tempo»
“Con vergogna e pentimento, come comunità ecclesiale, ammettiamo che non abbiamo saputo stare dove dovevamo stare, che non abbiamo agito in tempo riconoscendo la dimensione e la gravità del danno che si stava causando in tante vite. Abbiamo trascurato e abbandonato i piccoli”. Così Papa Francesco sulla pedofilia in una Lettera al Popolo di Dio. “Faccio mie le parole dell’allora Cardinale Ratzinger quando – prosegue Papa Francesco – nella Via Crucis scritta per il Venerdì Santo del 2005, si unì al grido di dolore di tante vittime e con forza disse: “Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a Lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! […] Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr Mt 8,25)”.Scrive Bergoglio: “Il dolore di queste vittime è un lamento che sale al cielo, che tocca l’anima e che per molto tempo è stato ignorato, nascosto o messo a tacere“. “Ma il suo grido – rimarca Francesco – è stato più forte di tutte le misure che hanno cercato di farlo tacere o, anche, hanno preteso di risolverlo con decisioni che ne hanno accresciuto la gravità cadendo nella complicità. Grido che il Signore – aggiunge il Papa – ha ascoltato facendoci vedere, ancora una volta, da che parte vuole stare”.
“Negli ultimi giorni – spiega Papa Francesco – è stato pubblicato un rapporto in cui si descrive l’esperienza di almeno mille persone che sono state vittime di abusi sessuali, di potere e di coscienza per mano di sacerdoti, in un arco di circa settant’anni. Benché si possa dire che la maggior parte dei casi riguarda il passato, tuttavia, col passare del tempo abbiamo conosciuto il dolore di molte delle vittime e constatiamo che le ferite non spariscono mai e ci obbligano a condannare con forza queste atrocità, come pure a concentrare gli sforzi per sradicare questa cultura di morte; le ferite non vanno mai prescritte.Proviamo vergogna – afferma Francesco – quando ci accorgiamo che il nostro stile di vita ha smentito e smentisce ciò che recitiamo con la nostra voce”.
Almeno qui ne ha detta una giusta: ” hanno preteso di risolverlo con decisioni che ne hanno accresciuto la gravità cadendo nella complicità”. Sono ben troppi anni che la gente non si accorge che la maggior parte dei pedofili sono americani o si comportano come tali. Gli americani sono ferventi cristiani e se diventano pedofili non credo che ci si trovino contenti in quel triste ruolo. Mentre i canadesi sono molto fanatici in fatto di lotta contro la pedofilia, talmente fanatici che invadono persino Hollywood ma si avvalgono di giornalisti disordinati per fare il lancio del loro space shuttle. Qualcuno si è mai chiesto perchè si debba diventare canadesi per combattere la pedofilia? Qualcuno si è mai chiesto se religiosamente e politicamente parlando è un opzione legittima o etica? Ciò che rovina la chiesa è il mancato consiglio. Infatti non si può dire al pubblico “non guardate i films di horror che fanno male” e poi dimenticarsi di dire “non guardate i films e le notizie dei protagonisti canadesi perchè fanno male ai bambini e rischiano di cadere in mano ai pedofli”.
IPOCRITA!!!
Ma, a questo qua ‘cheglienefrega’ come a tutti quelli, cattolici, che si confessano e voilà, due pater tre ave e dù gloria e l’anima è salva… A bergò, ma vattelo a’ pià n’ der ……. armeno soffri tu !
Espia, espia… paga le tasse agli italiani che è l’unica cosa seria che puoi fare te e famiia mussurmana !
E il Vaticano ci pensa ora?? In America e più di 50 anni che si conosce questo fatto…e voi del Vaticano avete sempre protetto i colpevoli…VERGOGNA, dovrebbero essere tutti in carcere!!!
A forza di dire: “chi sono io per giudicare?”, si arriva a questo schifo. È chiaro che il giudizio finale spetta solo a Dio, ma l’errore va sottolineato, un cattolico che non sottolinea l’errore diventa complice, caro il mio Bergoglio…