
Cosa sta succedendo in Libia: parla l’esperto. Gli obiettivi della Settima Brigata
Esteri - di Redazione - 3 Settembre 2018 - AGGIORNATO 4 Settembre 2018 alle 13:42
Quello che sta accadendo a Tripoli è una “lotta tutta interna al quadrante libico” che rischia di rompere gli equilibri nati intorno al governo di unità nazionale di Fayez al-Serraj fino a rischiare di rovesciarlo. E’ quanto sostiene Arturo Varvelli, responsabile per il Medio Oriente e il Nord Africa dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale. Secondo l’esperto, nella capitale si è formato “un cartello di milizie” che sostiene il governo di unità nazionale e che ha una relazione privilegiata con al-Serraj e le potenze straniere che lo appoggiano. Questo ‘cartello’ gestisce “buona parte delle istituzioni”, controllando anche dei nodi importanti nella capitale come le banche. Tutto questo permette loro di avere accesso a fonti di potere e di finanziamento. “Alcune milizie che prima erano presenti nella capitale e che sono state escluse da questi giochi e che adesso sono ‘periferiche’, come la Settima Brigata, si stanno muovendo per entrare nella capitale perché rimanerne esclusi non costituisce un vantaggio”, spiega Varvelli.
“La mia chiave di lettura è quella di una lotta tutta interna al quadrante libico che è determinata anche dal fatto che la comunità internazionale in realtà quasi mai ha coinvolto chi realmente tiene il potere in Libia: non i rappresentanti politici ma quelli militari”, sottolinea l’esperto, parlando di “un errore nelle trattative internazionali”. “In realtà bisognerebbe coinvolgere i leader militari a carte scoperte all’interno di un piano dettagliato, farli sedere attorno a un tavolo e chiedere loro cosa vogliono per deporre le armi – aggiunge Varvelli – Solamente così, trasformando gli attori militari in attori politici, riusciamo a togliere le cause che fanno sì che queste persone continuino a detenere le armi e non si siedano a un tavolo negoziale”. Secondo Varvelli, definire al momento gli obiettivi della Settima Brigata è molto complesso: potrebbe anche essere quello di rovesciare al-Serraj, ma è difficile pensare che da sola possa averne la forza.
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di Redazione
Bisogna sostenere questo governo Libico, mandiamo i nostri soldati ,solo cosi il SIgnor Macron la smette gli faremo il C… come una scimmia.Basta buonismo Europeo falso, qui oggnuno cerca di titrare l’acqua al suo mulino altro che soliedarietà europea.
In queste occasioni, anche se molto pericoloso occorre coraggio andando sul territorio, tastare il polso possibilmente a tutti e sopratutto aiutare tutti, tutte le popolazioni di civili che sono poi le ‘famiglie’ dei combattenti. Creare enclave di salvezza per donne e bambini di tutte le parti e lavorare con i propri mezzi! Gli schieramenti internazionali arriveranno dopo ! Paghiamo l’impresentabilità di un governo berlusconi che tradendo gli interessi d’Italia prima -ospitava nei giardini romani le tende e l’Amico’ Gheddafi, per emettere- poi un timido belato quando la Francia aggrediva bombardando l’amica Libia e questo dopo un lavoro di ricucitura durato fior di anni dopo l’altro tradimento commerciale targato tutto FIAT in cui una fiat malconcia ma con il progetto G222 che interessava Gheddafi che la finanziò con enormi somme e si ritrovò con la fiat nel frattempo, direi nottetempo scorporata in diversi settori dai quali era stato estromessa proprio la Libia! Segui’ un lungo lavoro di ricucitura per giungere alla proclamazione della giornata della pace Italo-Libica ed ovviamente l’Italico governo di vili, invece di farsi risucchiare nella aggressione franco inglese con aiuti esterni (awacs) degli stati uniti, invece di anticipare i bombardamenti francesi effettuando una esercitazione congiunta difensiva con aerei, carriaggi,naviglio e istruttori che avrebbero impedito l’aggressione francese ci siamo, per incapacità a gestire nulla di più che le fughe, ad aiutare i francesi ! MALEDETTI ! TUTTI ! quelli che parteciparono a questa infamità, a questa violenza, a questo tradimento di chi forniva gas, petrolio e protezione costiera all’Italia! La viltà dei comportamenti di quegli squallidi nostri governanti la paghiamo e la pagheremo noi ed i nostri figli a lungo ! E la viltà, ovviamente continua !
Fra noi e la francia esistono poche differenze 1) Il coraggio di essere protagonisti veri, sempre a muso duro senza cedimenti, senza viltà ! 2) la bomba atomica che colloca la Francia sulla vetta d’europa… e pensare che per la solita vigliaccheria degli italiani di sempre, l’atomica fu ‘inventata’ a Roma in via Panisperna dal gruppo di Fermi, Pontecorvo, Majorana ecc.
Mandare a morire i nostri ragazzi ? La Settima Brigata deve entrare a far parte dei giochi di potere e cosi sostenere il governo nazionale. La VII Brig. è formata da milizie periferiche del territorio dove governa Serraj.