L’estate è finita, anche per la tua auto!
Si sa che traffico ed automobilisti sono il tema preferito dai media (e non solo) in preludio di ferie estive. Non c’è magazine, sito web, oppure trasmissione radio televisiva che non contemplino in successione ragionata il dibattito su tematiche quali:
- Il controllo preventivo di stato e pressione gomme delle auto in partenza;
- La documentazione da tenere in auto in caso di viaggi lunghi o all’estero;
- La salute fisica del conducente, le norme di educazione alimentare da tenere alla guida soprattutto nei momenti da “bollino rosso” del traffico stagionale;
- Un ragionato e attento Check Up delle condizioni meccaniche e funzionali delle auto: Check che molto spesso, complice la stagione preferiale, comportano controlli e attività del meccanico che alla fine costano in qualche caso molto di più che in altri momenti dell’anno.
Eppure, dopo una lista così completa di controlli e attenzioni, ci dimentichiamo che la nostra auto, sovraccarica di bagagli e passeggeri, movimentata tra traghetti, aereoporti, banchine portuali e altro, presumibilmente sarà protagonista di maratone chilometriche nei luoghi e nei percorsi più consueti per l’estate dei vacanzieri: zone balneari (con clima tipico, contrassegnato da sabbia trasportata dal vento e salsedine che si appiccica alle lamiere ed ai circuiti elettrici dell’auto); oppure luoghi di montagna, con percorsi rocciosi e strade bianche, un utilizzo forte della frizione in salita.
Giro del mondo in 90 giorni (di estate)
Ed infine, seguendo i trend turistici di massa, tutto questo potrebbe avvenire in zone o territori fuori dell’Italia, con qualità dei carburanti o del servizio di assistenza ben diverso da come siamo abituati a conoscere da noi. Con una domanda fondamentale cui nessuno spesso riesce a dare una risposta congrua: quanti chilometri avremo percorso alla fine di una vacanza estiva? Insomma, una volta partiti, potremmo ritrovarci alla fine di agosto con una bella serie di chilometri percorsi in condizioni non proprio da passeggio: sabbia e salsedine, appunto, ma anche terra battuta e sassi, e condizioni di asfalto difficili per sospensioni e gomme. Ecco che, per preparare noi e la nostra auto all’ordinario ‘tran tran’ delle giornate lavorative, non si dovrebbe trascurare di organizzare una serie di revisioni e controlli al ritorno dalle ferie su condizioni meccaniche, gomme, livelli, e provvedere ad alcuni piccoli gesti di buon senso e cura dell’auto.
Partiamo dal chilometraggio
Chiaro che se si è svolto un percorso di alcune migliaia di chilometri, e magari in zone di mare, la prima cosa da fare è sostituire il filtro dell’aria sia per l’usura sia per l’incidenza di sabbia e salsedine che nel frattempo lo avranno impregnato. A seconda dell’usura di olio e filtri va tenuta in debita considerazione la sostituzione da vero e proprio tagliando.
Come un tagliando. Anzi, spesso è il tagliando….
Allo stesso tempo occorre controllare, soprattutto su auto di una certa anzianità, i livelli di liquido freni (frizione) e servosterzo idraulico. L’uso in condizioni di sovraccarico, spesso con un utilizzo notevole di cambio e sterzo, possono portare ad un abbassamento dei livelli. Abbassamento del livello che, se venisse riscontrato nella vaschetta del liquido freni, preluderebbe anche ad un consumo elevato di pasticche freno, dovuto in questo caso sia al sovraccarico in marcia, sia appunto al notevole chilometraggio in fondo sabbioso : come sappiamo, la sabbia ha un potere abrasivo fortissimo e “impastatasi” con il materiale di attrito delle pasticche ne aumenta lo sfarinamento sia in frenata che in marcia. Inutile segnalare il controllo di gomme ed assetto. Gomme consumate o “vetrificate” vanno sostituite perché alla prima pioggia saranno prive di grip. Convergenza, camber ed equilibratura sono necessari alla fine di ogni utilizzo intenso dell’auto. Ed infine il controllo dell’assetto (auto inclinata eccessivamente davanti o dietro, molleggio irregolare sui quattro punti di appoggio,) sarà utile a capire lo stato di efficienza degli ammortizzatori.
L’abitacolo. Dove si respira “aria di casa”….
Non dimentichiamo infine di controllare lo stato dei filtri abitacolo e/o aria condizionata. Non solo per l’utilizzo sfrenato che ne avrete fatto in ferie, ma anche perché pochi pensano al fatto che il clima caldo, la salsedine e l’umidità di alcuni posti facilitano la presenza nell’aria filtrata di microorganismi, muffe, batteri e altro che durante i mesi successivi “attecchiranno” sulle pareti di filtri e condotte. Sono presenti in commercio anche spray per l’acquisto da parte dell’automobilista privato da diffondere nelle condotte e negli accessi d’aria dell’abitacolo. Avere una circolazione di aria il più possibile “pulita” dentro abitacoli in cui passiamo e passeremo ore ed ore ogni settimana, è di sicuro un passaggio importante.
Ultimo passaggio, gli interni e la carrozzeria
Pulire, aspirare, spazzolare, smacchiare, lavare i sedili e la tappezzeria fintanto che il clima caldo aiuta l’asciugatura. Non dovete dimenticare, senza offesa, le condizioni di pelle e vestiti in cui la maggior parte di noi siede in macchina prima, durante e dopo il raggiungimento ad esempio di una destinazione balneare. Controllare poi la funzionalità e la visibilità delle luci e controllare lo scorrimento ed in trasparenza l’integrità dei cristalli. Non di rado, a causa del contrasto termico tra il clima e il getto del condizionatore, si possono iniziare delle microlesioni, ad esempio. Infine lavare a fondo, con il getto della lancia, sia la carrozzeria che le inserzioni ‘lamierati-vetri’ o ‘lamierati-plastiche’ e se possibile direzionare il getto dell’acqua anche sotto la vostra auto. Un modo efficace per lavare via eventuali accumuli di terra o erba, depositi salini o di sabbia, dopo una lunga estate in viaggio.