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Nigeriano aggredisce due carabineri ma viene rimesso in libertà dal giudice

Cronaca - di Carmine Crocco - 2 Settembre 2018 alle 18:23

Ferrara, da tranquilla città dell’Emilia felix, sembra diventata una sorta di Bengodi per gli immigrati più violenti. Mentre fa ancora discutere il caso dei pusher nigeriani che si sono affrontati a colpi di machete (due sono stati condannati ieri), arriva un’altra vicenda a destare perplessità e indignazione, protognisti sempre nigeriani, uno dei quali  è stato scarcerato dal giudice dopo aver aggredito due carabineri.

L’uomo era a bordo di un’auto insieme al conducente quando i due non si sono fermati all’alt dei militari. Il veicolo ha tentato la fuga per le strade della città, ma è stato rincorso e fermato dalla gazzella dell’Arma. Il conducente è scappato a piedi, il nigeriano 26enne invece ha preferito reagire al fermo. Ha assalito  i carabinieri a calci e pugni, costringendoli a ricorrere allo spray al peperoncino. Una volta arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, però, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà come disposto dal magistrato di turno. Non bastano gli immigrati violenti, ora ci si mettono anche  certi giudici a  tasmettere un clima di impunità. È successo ieri anche ad Avezzano, dove un immigrato marocchino è  stato rimesso in libertà (sempre da un giudice) dopo aver spaccato la vetrata di una caserma dei carabineri,

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Ci sono 6 commenti

  1. gianni 53 ha detto:

    NON SE NE PUO’ PIU’ CON UNA MAGISTRATURA CHE INVECE DI GARANTIRE IL RISPETTO DEL DIRITTO, NON TROBA DI MEGLIO DA FARE CHE AMMICCARE CON SGUARDO BENEVOLO AI CLANDESTINI ED I CRIMINALI, VANIFICANDO L’IMPEGNO CHE LE FORZE DELL’ORDINE PROFONDONO QUOTIDIANAMENTE PER CERCARE DI GARANTIRE LA SICUREZZA NOSTRA E DEI NOSTRI CARI; FORSE ALCUNI GIUDICI SONO DISTRATTI, PERCHE’ TROPPO IMPEGNATI A CERCARE DI RIBALTARE L’ESITO DEMOCRATICO DELLE ELEZIONI. MINISTRO SALVINI, VOGLIAMO PRENDERE PROVVEDIMENTI E BUTTARE FUORI DALLA MAGISTRATURA , A CALCI NEL SEDERE,QUEI PERSONAGGI CHE ABUSANO DEL LORO ALTO INCARICO? OPPURE SOLO I MISERI DIPENDENTI STATALI POSSONO ESSERE LICENZIATI IN TRONCO PER COSE RIPROVEVOLI SI’, MA CERTAMENTE MENO GRAVI

  2. leonardo ha detto:

    ma che schifo è questo?lo fa un Italiano e lo sbattono dentro senza se e senza ma.Non è piu possibbile tollerare queto tipo di attegiamento dai giudici, dai magistrati basta qui ci vuole una rivoluzione sociale e far scomparire i sinistrati.

  3. Pino1° ha detto:

    Ritengo che le comunità che vengono gravate da questo tipo di giudici abbiano tutto il diritto di conoscerne il nome ! Sono una casta, ma particolare, pagata con il denaro dei contribuenti !
    Il ‘cittadino medio’ non si interessa più di tanto alle faccende legate ai tribunali della comunità in cui risiede ma ha diritto pieno di spere, in caso occorra, con chi ha a che fare per potersene difendere !
    Individui con questi cervelli, che siano giudici o meno, vanno conosciuti, stanti i danni che riescono a fare con i loro personali atteggiamenti, personali, sì, anche se rivestiti dalla toga con forti sfumature
    di rosso ! Per sapere, appunto, se hanno giurato fedeltà allo stato oppure a magistratura democratica !

  4. Taddei Roberto ha detto:

    Dai miei tanti commenti mi si può solo dare ragione, della serie ” GIUDICI DECELEBRATI ANDATE A FARE IN C*** !!! “

  5. daria p ha detto:

    Inizio a capire perché le squadracce fasciste iniziarono ad usare i manganelli

  6. Franz ha detto:

    Mettete un freno allo strapotere dei giudici. Rendeteli responsabili delle loro Fate leggi chiare e che non si prestino a interpretazione soggettive

2 Settembre 2018 alle 18:23