
Rai, Di Maio si mette di traverso: «Se cade Foa ce ne faremo una ragione»
Home livello 2 - di Tito Flavi - 17 Settembre 2018 - AGGIORNATO 18 Settembre 2018 alle 13:00
Sulle nomine Rai, i grillini si mettono di traverso, sentendosi probabilmente esclusi dall’intesa che si sta profilando tra Salvini e Berlusconi. Tant’è che, dall’entourage del vicepremier Luigi Di Maio, è arrivato l’ultimatum: “Il tempo scade questa settimana, non si accettano altre perdite di tempo. Se non si può mettere Foa, ce ne faremo una ragione”. I vertici pentastellati sarebbero dunque pronti anche alla nomina di un altro profiloo. I 5 stelle sembrano in sostanza, infastiditi, alle indiscrezioni sul vertice ad Arcore tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti: nei piani alti, dicono alcune fonti grilline , “forte è l’irritazione per il fatto che si parli di garanzie a Berlusconi”. Il riferimento è alla possibilità che la Lega si faccia garante degli interessi del Cavaliere, nell’ambito dei tetti pubblicitari annunciati nel piano Crimi per l’editoria, che andrebbero a minare una buona fetta dei ricavi del Biscione.
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di Tito Flavi
Qualunque cosa cada, se ne fa una ragione. Muore un papa? Se ne fa un’altro !
Vero Giggino o Silvino, indifferente ! Tutti utili, nessuno, indispensabile, tranne il
presidente per i rossi, per quelli si che è indispensabile !
Salvini troppo presto, Berlusconi ti porterà alla rovina, non lo considerare più ! Lascialo affondare è una zavorra senza senso !