Vassallo, 8 anni dopo: sul sacrificio del sindaco-pescatore è nato il “Cilento style”
A otto anni da quel misterioso omicidio nulla si sa ancora sui colpevoli, tutto o quasi invece sulla bella eredità politica e morale lasciata dal sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010 ad Acciaroli, vicino alla propria abitazione, da nove colpi di pistola. In tutta Italia Vassallo oggi è conosciuto (e commemorato) come il sindaco-pescatore, perché prima di dedicarsi alla sua attività politica (ma anche durante) amava solcare i mare con la propria barca mischiandosi ai suoi colleghi di rete e fiocina, ma la sua figura è rimasta impressa nella memoria collettiva per la ventata di moralizzazione, entusiasmo e rigore che aveva portato non solo a Pollica e nei comuni di sua competenza, Pioppi e Acciaroli, ma anche in tutto il Cilento.
Oggi, proprio sul porto di Acciaroli, a partire dalle 17, avrà inizio la “Festa della Speranza”, evento organizzato dalla “Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”, in collaborazione con il Comune di Pollica, con interventi di politici, giornalisti ed esponenti della società civile a ricordare l’attività “incompiuta” di Vassallo e il suo sacrificio, testimoniato anche da un’intervista rilasciata oggi sul Mattino dalla moglie Angelina: «Vorrei che il 5 settembre non esistesse nel mio calendario perché tutte le testimonianze e gli attestati fanno piacere, ma a casa ritorno sempre senza il mio Angelo. La speranza è l’unico sentimento che ci spinge ad andare avanti per scoprire la verità anche nei momenti di sconforto visto che sono trascorsi otto anni e ancora non si è scoperto nulla».
Il punto è proprio questo: non si sa ancora chi sia stato a ucciderlo. Tutte le piste restano aperte: da quella degli spacciatori di droga a cui Vassallo aveva dichiarato guerra, al mondo degli appalti, su cui il sindaco-pescatore aveva creato una rete di controllo e di trasparenza. Stasera, ad Acciaroli, a conclusione della “Festa della speranza”, avverrà la deposizione in mare della corona commemorativa, con l’accensione delle candele della speranza, mentre alle 22 il ricordo si chiuderà con una fiaccolata per raggiungere il luogo dell’omicidio, con il sindaco di Pollica Stefano Pisani, l’assessore alla Cultura Giuseppe Scarano, il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris, l’assessore alla Sicurezza della Regione Franco Roberti.
Indagini e rabbia a parte, resta l’eredità poltica e morale di Vassallo, testimoniata dal boom turistico e di credibilità di questi anni per località come Pioppi, Acciaroli e la stessa Pollica, ma anche di tutto il Cilento, del quale Vassallo era diventato un po’ il simbolo e che ormai si propone come modello “meridionale” anche di inziative culturali e di testimonianza civile. Sul Cilento, da qualche anno, si concentrano gli studi scientifici sulla longevità, sull’alimentazione, ma anche eventi culturali, antropologici, gastronomici, ambientalisti, come il Festival della Dieta Mediterranea che anche quest’anno, a Pioppi, grazie a Legambiente e al Comune di Pollica, ha acceso i riflettori sui sani principi della Dieta mediterranea, dalla corretta alimentazione, allo stile di vita sostenibile ma contestualizzando il tutto in dibattti e iniziative letterarie che quest’anno hanno visto ospiti scrittori di rilievanza nazionale, come Maurizio De Giovanni e Massimo Carlotto. Nel segno di Angelo Vassallo, ricordato in ogni serata, celebrato non solo come eroe contro i malavitosi e gli spacciatori ma anche come artefice di una rinascita che ormai va sotto il nome di “Cilento style“e non solo per la forza della idee ma anche della coerenza con l’opera del suo sindaco fatto fuori senza pietà. Cultura, legalità, memoria, lo stile è tutto qui.