
Ventimiglia, facevano sconfinare i clandestini con vedette e passeur: arrestati 7 bengalesi
Cronaca - di Redazione - 27 Settembre 2018 alle 13:45
Un anno di indagini coordinate fra Italia e Francia. Un anno di appostamenti, di intercettazioni telefoniche, di ricerca di prove, di controlli e di riscontri. Un’inchiesta lunga dodici mesi, che oggi è culminata nel blitz a Ventimiglia chiuso con l’arresto di 7 cittadini del Bangladesh, fermati dalla Polizia di Stato con l’accusa di associazione a delinquere e favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina di stranieri privi di idonei documenti.
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L’operazione, come detto iniziata oltre un anno fa, alla quale hanno contribuito anche i colleghi della corrispondente Polizia di Frontiera Francese, ha stroncato un’organizzazione che aveva messo salde radici a Ventimiglia, ma con contatti anche nelle città di Torino e Milano. I poliziotti della squadra investigativa hanno collezionato una serie di prove – facendo attenzione anche a non venire scoperti dalle “vedette” che si posizionavano in luoghi strategici proprio per tentare di identificare le auto della polizia e avvertire immediatamente i “passeur”. Determinanti anche le intercettazioni telefoniche. Tra gli arrestati, ci sarebbero elementi particolarmente violenti e privi di scrupolo, che non esitavano a mettere a repentaglio la vita dei migranti, stipandoli dentro angusti portabagagli privi di aria, pur di ottenere il proprio guadagno. Ogni “passaggio”, infatti, fruttava anche fino a 500 euro per migrante, somma che doveva essere corrisposta in anticipo. Con ogni viaggio la banda raggiungeva cifre che potevano anche superare i 6.000 euro. Ora la pacchia, almeno per i 7 spietati trafficanti cingalesi arrestati oggi, è finita…
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di Redazione
non passa giorno che questi esseri immondi creino problemi.basta accoglienza solo rimpatri