A Sanremo gli Stati Generali del turismo. Fratelli d’Italia scommette sulla “bellezza”
Sanremo, città simbolo del turismo italiano e cuore della Liguria “ferita” dal crollo del ponte Morandi: è qui, nella cornice del teatro del Casinò della città dei fiori, che Fratelli d’Italia terrà gli Stati Generali del turismo (19 e 20 ottobre): due giorni di ascolto degli operatori del settore e di proposte concrete per un movimento che ha fatto della fruizione turistica e della tutela del patrimonio artistico-monumentale una priorità assoluta. Direttiva Bolkestein, governance, rivoluzione digitale: questi temi sul tavolo dell’evento sanremese mentre un appuntamento singolo è dedicato al caso Genova e «alle risposte necessarie».
Fdl lancia gli Stati generali del turismo
«Fratelli d’Italia scommette sul turismo, la fonte di ricchezza del sistema Italia più trascurata. Si tratta di un investimento politico – ha detto Giorgia Meloni presentando l’iniziativa ai giornalisti nella sala stampa di Montecitorio – in questi anni abbiamo presentato diverse proposte in Parlamento conducendo molte iniziative sul territorio. Il turismo è probabilmente la fonte di ricchezza più trascurata in Italia». Non manca una nota polemica nei confronti dei governi passati: «Si sono ricordati del turismo solo quando si è trattato di ospitare i migranti, trasformando tanti alberghi in centri di accoglienza. Dopo il crollo del ponte Morandi – ha aggiunto la leader di FdI – organizzare un convegno a Sanremo, una delle città più famose e rappresentative del nostro comparto turistico, è anche un modo per dare un segnale di attenzione e parlare della difficile condizione della Liguria e di Genova, divisa in due dal crollo del ponte».
«Un patrimonio diffuso. Non solo città d’arte»
Carlo Fidanza, tra i promotori, ha puntato l’attenzione sulla qualità dell’evento sanremese: «C’è il meglio del settore, siamo fieri di aver messo in piedi un appuntamento unico», ha detto il parlamentare di Fratelli d’Italia, «ci concetreremo sul superamento della Bolkestein che ha messo in ginocchio 30mila imprenditori balneari, migliaia di guide turistiche e operatori del commercio ambulante. Rifletteremo sugli scompensi dovuti alla rivoluzione digitale del settore e sulla governance». Tra gli invitati un parterre di tutto rispetto: il ministro Gian Marco Centinaio, il presidente della Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, imprenditori di successo come Flavio Briatore, amministratori locali e addetti ai lavori. Chiude l’incontro con la stampa, coordinato da Giovanni Donzelli, la senatrice Isabella Rauti che ha acceso i riflettori sullo straordinario patrimonio italiano, unico al mondo, malgestito e trascurato, come dimostrano le stime che collocano il nostro Paese soltanto al quinto posto. «È un patrimonio diffuso su tutto il territorio, non solo nelle grandi città d’arte, è necessaria e urgente una gestione diversa che metta in rete anche l’iniziativa privata e personale. Da non trascurare – ha aggiunto la senatrice di FdI – il nodo infrastrutturale strategico per sviluppare la fruizione turistica». Turismo ovunque, ha sintetizzato Isabella Rauti, proponendo tra l’altro lo sviluppo dei cosiddetti “cammini”, «non pellegrinaggi, ma percorsi turistico-culturali di grande impatto». Prima dell’intervento finale della Meloni, sabato mattina gli Stati Generali del turismo saranno conclusi dal capogruppo della Regione Liguria, Matteo Rosso, il capogruppo di FdI alla Camera, Franscesco Lollobrigida, il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa e il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli.