Dagli smoking di JFK al golf di Elvis: la moda dei “big” in mostra a Roma per beneficenza

19 Ott 2018 14:01 - di Anna Clemente

Un viaggio nella storia, attraverso abiti che hanno fatto epoca. E, insieme, una iniziativa di beneficenza a sostegno dei progetti della Fondazione HumaCoo Onlus. È la mostra “Raccontando la storia della sartoria Brioni 1945-1980”, che apre oggi, venerdì 19 ottobre, alla Biblioteca Angelica di Roma (piazza Sant’Agostino, 8), dove resterà allestita fino a domenica 21.

In esposizione 70 abiti (40 da uomo e 30 da donna) della collezione privata dello stilista Roberto Prili di Rado, eccezionalmente messi a disposizione del pubblico per sostenere i progetti di cooperazione di HumaCoo in Namibia. Si va da due smoking di John Fitzgerald Kennedy, datati 1958 e 1961, a un abito della moglie Jacqueline del 1963, da un cardigan di Elvis Presley a un giaccone di Peter Sellers, fino alla meraviglia di un abito da donna in lamé 24 carati. Settanta pezzi unici che hanno segnato il costume e che sono stati conservati grazie alla passione della famiglia Prili di Rado, legata a doppio filo con la storia della grande sartoria italiana: la madre di Roberto, Edda, tra il 1959 e 1973 fu assistente personale di Gaetano Savini, fondatore della Brioni.

In particolare, il ricavato della mostra (aperta al pubblico a 10 euro) e dell’asta di un abito che la Maison Furstenberg ha donato a HumaCoo finanzieranno progetti nell’area di Opuwo, capitale della Regione namibiana del Kunene: il completamento della riqualificazione della Hungua Primary School, che conta circa 500 studenti e che presto sarà trasformata in un campus scolastico, e la realizzazione di infrastrutture per l’accesso all’acqua e ai servizi igienici.

“L’obiettivo dichiarato della nostra Fondazione, tanto ambizioso quanto necessario, è duplice: da un lato, garantire formazione e migliori condizioni igienico-sanitarie agli abitanti della Namibia; dall’altro, creare un modello ripetibile di ecosostenibilità e autosostentamento per l’intero territorio. Contiamo di portare a compimento questo progetto entro diciotto mesi e il nostro operato non si fermerà alla Namibia: basti pensare che abbiamo in programma un progetto di sanificazione di un ospedale di Managua, capitale del Nicaragua”, ha spiegato il direttore generale di HumaCoo, Carlo Maria Tieri, sottolineando che la Fondazione si avvale della collaborazione di aziende “ad alto contenuto tecnologico” e che nella scuola di Opuwo sarà introdotta una tecnologia che sfrutta i meccanismi della condensazione per “trasformare” l’aria in acqua, che consentirà “a bambini e personale scolastico di avere accesso diretto a 2500 litri d’acqua potabile al giorno”.

mostra

Commenti

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  • Danilo Petrini 5 Novembre 2018

    Abbiamo fornito alla Humacoo parte dei manichini utilizzati per l’evento del 18 ottobre 2018 alla Biblioteca Angelica.
    Riteniamo di essere sti truffati dalla Humacoo che al momento del ritiro della merce ci ha fatto avere delle copie di bonifici mai effettuati.
    Tutti i nostri tentativi di entrare in contatto con loro sono falliti.
    È fastidioso legare il nome della propria azienda a delle iniziative che potrebbero invece rivelarsi delle truffe a danno di aziende e soprattutto di coloro che non beneficeranno della generosità della gente.