
Desireée, gli africani fecero la fila per stuprarla. Si cerca Marco, il pusher italiano
Cronaca - di Monica Pucci - 28 Ottobre 2018 - AGGIORNATO 29 Ottobre 2018 alle 09:43
Intanto spuntano dettagli raccaopriccianti sulle ultime ore della ragazza. Non aveva soldi per pagare la droga, ecco perché fu costretta a rivolgersi al branco di africani che le danno l’eroina, attendono che si assopisca poi la stuprano a turno, facendo la fila per poter abusare della 16enne: un altro stupro. “Di fatto secondo quanto raccontato dal bulgaro c’era una vera e propria fila per poter abusare della povera Desy”, scrive oggi Il Giornale.
Secondo i giudici in quel container c’era, come anche sottolinea il Tempo, un vero e proprio via vai per abusare del corpo di quella ragazzina. “Mero oggetto di soddisfazione sessuale”, scrive il gip nell’ordinana che conferma il carcere per i senegalesi Brian Minteh e Mamadou Gara, il nigeriano Alinno Chima e il ghanese Yusif Galia.
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di Monica Pucci
Se è stato questo Marco a rovinare Desiree, MORTE!!!
Quante telefonate sono state fatte per far arrivare ‘una fila’ in uno strazio durato tantissime ore?