Don – Roma
Don
Via di San Francesco a Ripa, 103 – 00153 Roma
Tel. 06/5811796
Sito Internet: www.donpizzafritta.com
Tipologia: friggitoria
Prezzo: formato sorriso 4/5€, formato oro di Napoli 6/7€, graffette dolci o salate 2,50€, crocché 1,50€
Giorno di chiusura: mai
OFFERTA
In un angolo di Trastevere, accanto a indirizzi etnici piuttosto noti, ha aperto poco più di un anno fa un simpatico locale che ha fatto propria la missione di divulgare quello che a Napoli è da sempre un vero must: la pizza fritta, qui assoluta protagonista. I formati delle pizze, alcune delle quali proposte fuori carta, sono due: il “sorriso”, ovvero la classica mezzaluna, e “l’oro di Napoli”, tondo. La differenza, oltre che nella forma, è nella quantità di impasto: 100gr per il primo, 200gr per il secondo. La lievitazione può durare fino a 24 ore, ed è seguita con attenzione pari a quella usata per la selezione delle materie prime (molte le Dop), che in alcuni casi (passata di pomodoro, olio, pasta) possono anche essere acquistate. All’assaggio, abbiamo trovato soddisfacente la classica montanara con parmigiano, pomodoro, basilico e olio a crudo, ottima la Vesuvio con San Marzano, mozzarella di bufala, basilico e pepe, mentre la Spaccanapoli, con ricotta di pecora, cicoli, provola, pomodoro San Marzano, basilico e pepe era, a nostro avviso, sbilanciata verso la ricotta che tendeva a soffocare il gusto dei cicoli di maiale. Sfiziose le crocché di patate, con ripieno di bufala.
AMBIENTE
Una saletta unica tutta sui toni del bianco, con un lato occupato dal bancone con piano di lavoro e grande pentola piena di olio d’arachidi in cui si frigge a vista, ospita alcuni tavolini alti ai quali potersi appoggiare. Unico neo, l’odore di fritto che impregna i vestiti, ma confidiamo si tratti di un problema temporaneo alla cappa aspirante.
SERVIZIO
A cura del titolare e di un simpatico e preparato ragazzo, disponibile ad ogni sorta di chiarimento anche in un inglese fluente, a beneficio dei tanti turisti che hanno la fortuna di capitare qui.
Recensione a cura di: Il Saporaio – La Pecora Nera Editore –