L’acquedotto del Peschiera, grande opera del fascismo, in mostra a Roma
Apre domani al Palazzo delle Esposizioni di Roma, la prima mostra dedicata all’Acquedotto del Peschiera, la più importante infrastruttura idrica a servizio della città di Roma e di parte del Lazio, e tra le più grandi d’Europa e del mondo, che quest’anno compie 80 anni, essendo stata inaugurata da Benito Mussolini ed Ettore Muti nel 1938. Per celebrare la ricorrenza, Acea ha organizzato un’esposizione dal titolo ”1938 – 2018 80° Acquedotto del Peschiera”, che ha il patrocinio del ministero dello Sviluppo economico, della Regione Lazio, del Comune di Roma, della Città metropolitana di Roma Capitale, del comune di Cittaducale, e il supporto dell’Azienda speciale Palaexpo. La mostra, curata dalla società C.O.R. di Alessandro Nicosia, ripercorre la storia dell’opera progettata nel 1932 che dal 1938, anno di posa della prima pietra, è strettamente connessa allo sviluppo socio-economico della Capitale e del territorio circostante. Il governo fascista capì infatti che Roma avrebbe avuto un bisogno sempre maggiore di acqua, così nel 1935 il Governatorato di Roma iniziò i lavori per quello che si sarebbe chiamato Acquedotto imperiale IX maggio, affidandone i lavori dapprima all’Azienda elettrica municipale, che nel 1937 sarebbe diventata Agea, progenitrice dell’attuale Acea. Nelle sale del Palazzo delle Esposizioni i visitatori della mostra troveranno una raccolta di decine d’immagini d’archivio, alcune delle quali inedite, oltre cento, tra documenti e volumi originali, nonché numerose postazioni video. Tra queste una mostra il viaggio dell’acqua dalle sorgenti del Peschiera, attraverso decine di comuni del Lazio, fino ai rubinetti della Capitale. Il materiale esposto, proveniente dagli archivi storici della presidenza della Repubblica, del Campidoglio, di Acea e di importanti archivi privati, sarà poi raccolto in una pubblicazione che rappresenterà al meglio l’immagine di una città così legata al suo acquedotto e alle sue sorgenti, da essere stata definita regina aquarum. L’esposizione sarà aperta al pubblico da domani fino al 4 novembre, con ingresso libero, per offrire alla Città la possibilità di conoscere da vicino l’acquedotto che fornisce l’acqua alla Capitale. Il Peschiera, infatti, è un’opera dall’elevato valore ingegneristico che garantisce oltre l’80% del fabbisogno idrico degli oltre 3 milioni di abitanti di Roma, di molti Comuni del Reatino, della Bassa Sabina e della costa settentrionale del Lazio, da Fiumicino a Civitavecchia. Si tratta di un’acqua dalla qualità molto elevata, osserva Acea, visto che si stima resti nel sottosuolo per 15-20 anni prima di essere erogata, una circostanza che ne garantisce l’elevata purezza. La qualità dell’acqua è comunque monitorata 24 ore su 24 da una sala operativa mediante l’utilizzo di una sofisticata strumentazione in grado di rilevarne in tempo reale i parametri chimico-fisici. Le celebrazioni prevedono, oltre l’inaugurazione che si è tenuta oggi presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma, anche una giornata commemorativa, fissata per il 10 ottobre presso le sorgenti del Peschiera, alla presenza delle Istituzioni, in ricordo dei 43 operai caduti durante la costruzione dell’acquedotto, ai quali è dedicato un monumento.
(Foto Istituto Luce)