Migliaia di clandestini in marcia verso gli Usa. Trump: schiereremo l’esercito
Dopo aver lanciato da giorni l’allarme sulla nuova “carovana di clandestini” che si avvicina agli Stati Uniti, e avvertito Honduras, Guatemala ed El Salvador di tagliare gli aiuti alla cooperazione se non fermano il flusso dei loro cittadini, il presidente americano Donald Trump gioca la carta dell’immigrazione, rivelatasi vincente nel 2016, anche per le prossime elezioni di midterm. “È difficile credere che, con migliaia di persone a sud del confine che camminano indisturbate verso il nostro Paese in grandi carovane, che i democratici non approvino una legge che ci permetta di avere misure che proteggano il nostro Paese – ha scritto su Twitter – i repubblicani hanno questo grande argomento per le elezioni di midterm: devono abolire questa orrenda, debole e datata legge sull’immigrazione”. Intanto, le autorità del Salvador hanno reso noto che 500 cittadini dell’Honduras sono entrati nel Paese attraverso il varco di frontiere di El Amatillo con l’obiettivo di unirsi alla carovana, composta tra le mille e le 3.500 persone, partita sabato da San Pedro Sula, nel nord dell’Honduras. La direzione centrale dell’immigrazione di El Salvador ha detto che gli agenti inviati, insieme a militari, a rafforzare la frontiera hanno rispettato gli obblighi della legge per permettere l’accesso nel territorio nazionale, controllando i documenti di viaggio dei clandestini. Uno dei coordinatori della carovana ha spiegato che queste persone scappano dalla povertà e dalla violenza delle gang in Honduras, dove, secondo le stime del 2017, il 65,7% della popolazione vive in uno stato di povertà, con un 20% che ha meno di un dollaro al giorno a disposizione. Secondo la tabella di marcia degli organizzatori, la marcia dovrebbe arrivare in due giorni a Tapachula, nello stato del Chiapas, in Messico, da dove mancherebbero ancora 3900 chilometri per arrivare a Tijuana, sul confine con gli Usa. Lo scorso aprile una simile carovana era partita dai Paesi del Centro America, provocando la stessa reazione da parte di Trump: i migranti arrivarono insieme fino a Puebla, in Messico, e poi proseguirono individualmente il cammino. Nella carovana vi sono molti bambini e minorenni, a confermare come il numero delle famiglie con figli fermate mentre tentavano di attraversare il confine Usa senza documenti ha raggiunto numeri record. Nel mese di settembre sono stati fermati 16.658 componenti di nuclei familiari, secondo i dati del dipartimento della Sicurezza Interna ottenuti dal Washington Post. Donald Trump continua a occuparsi della vicenda della carovana dei clandestini che si avvicina e minaccia di schierare l’esercito sul confine meridionale degli Stati Uniti. “Chiedo con i toni più fermi al Messico di fermare questo assalto e se non lo faranno io chiamerò l’esercito e chiuderà il nostro confine meridionale”, scrive in un tweet il presidente che sta politicizzando, in vista delle elezioni di midterm, l’avanzata di migliaia di clandestini. “Vedo come il partito democratico guida, perché ha voluto i confini aperti e queste leggi deboli, l’assalto al nostro Paese da parte del Guatemala, dell’Honduras e del Salvador, i cui leader fanno poco o niente per fermare il flusso di questa gente, tra i quali vi sono molti criminali”, scrive ancora Trump che torna a minacciare di sospendere gli aiuti a questi Paesi.