Palio di Siena, insorgono gli animalisti dopo la morte del cavallo Raol (video)
Alla fine Raol è stato abbattuto. Il cavallo della Giraffa che ha preso parte al Palio di Siena straordinario di sabato (vinto dalla Tartuca) è scivolato al secondo Casato e subito è stato soccorso dai veterinari. Ha riportato una lesione all’arto anteriore destro, ma una volta giunto in clinica si è deciso di abbatterlo. Una morte che ha suscitato polemiche tra gli animalisti, e non solo. Durissimo il commento di Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e del Movimento Animalista: «Da ministro del Turismo mi sono battuta perché il Palio di Siena non fosse incluso tra le manifestazioni patrimonio dell’Unesco e ho fatto bene. Penso che l’Italia potrebbe farne a meno e che non ci sia nulla di nobile o di “culturale” nel maltrattare animali per il divertimento umano solo perché questa è la tradizione. Per i cavalli il Palio di Siena è e resta un inferno». Non da meno la posizione dell’Enpa, che ha già annunciato di presentare una denuncia: «La storia, con i frequenti e ripetuti incidenti di questi anni – commenta la presidente Carla Rocchi – ci dice che il Palio di Siena rappresenta una seria e concreta minaccia per l’incolumità degli animali». Interviene anche Rinaldo Sidoli, segretario di Alleanza Popolare Ecologista: «Bisogna dire basta allo svolgimento di manifestazioni che possono provocare danni e lesioni agli animali».
Se Michela Brambilla vuole cantare Vittoria dicendo scempiaggini, vittoria non sarà! Affermazioni farneticanti sull’inferno per i cavalli al palio di Siena sono quanto più lontano possa esserci dal vero. Il ‘trauma’ subito da chiunque veda un cavallino con una gamba spezzata zoppicante sul tufo di piazza colpisce al cuore i senesi sicuramente di più di quanto stia in quello della Brambilla per uso strumentale e non verrà dimenticato dopo cinque minuti come per i più, ma resterà nel dolore e nel ricordo di tutti i contradaioli e dei senesi molto più di quanto possano credere e pensare gli estranei alla città. Le amministrazioni comunali lavorano da decine di anni per migliorare costantemente le garanzie per gli animali più amati nel mondo toscano, maremmano/sardo che a Siena sono i cavalli di piazza, stabilendo canoni di robustezza strutturale,peso e livelli di insanguamento ‘corsaiolo’a loro tutela. Per chi conosce bene il mondo dei cavalli di oggi è chiarissimo che il vero inferno è il settore da corsa! Dove per altro Brambilla non brilla! ‘ Il Palio’ non è corsa agonistica di cavalli ma manifestazione di cuori, di origini, di lotte per la sopravvivenza della città contrastando fiorentini e nemici secolari alla sua sopravvivenza nella storia e chi non sa e sopratutto non capisce niente di quanto vede lo confonde con ‘il palio degli asini’ di casa sua ! Le memorie della grandezza creata con astuzia e ferro affilato non è servita a proteggere l’istituzione MPS dagli artigli comunisti e stanno pagando. Memento