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Savona, distrutta la lapide che ricordava i morti delle Camicie Nere

Home livello 2 - di Giacomo Fabi - 10 Ottobre 2018 alle 17:49

Pietà per tutti, ma non per loro, le Camicie Nere. Guai a vinti e guai a ricordarli, seppur limitandosi a citarli in un cippo funereo in compagnia di altri Caduti di guerra. Ci hanno provato a Savona, nel cimitero di Zinola, ma la lapide è stata vandalizzata nottetempo, com’è normale che sia per ogni gesto vile e furtivo. In più c’è anche l’imbarazzo dell’inconsapevole sindaco, Ilaria Caprioglio. È stata lei a svelare la pietra e quindi la prima a subire il rimbalzo del “blasfemo” accostamento. E ora vuole andare fino in fondo alla ricerca dell’autore di quel che lei stessa ha bollato come «raggiro». Un «raggiro» sì, perché nei bozzetti a suo tempo da lei visionati il riferimento alle Camicie Nere non c’era. La citazione, insomma, è abusiva. E poco importa che chi di soppiatto l’ha fatta inserire forse volesse solo a mettere gli uni accanto agli altri i tanti figli di una stessa città morti su opposte barricate. Ma Savona non è Riace e lì la legge è legge, inviolabile anche se c’è di mezzo l’umanità. Tanto è vero che è stata la stessa Caprioglio a chiedere l’immediata rimozione della lapide. Secondo procedura, s’intende. Ma chi sindaco non è ha pensato bene di sveltire la pratica. Dopotutto, con fascisti morti e persino abusivi, non c’è procedura che regga. E perché poi sforzarsi a cercare l’infedele autore del «raggiro» quando basta il colpo di un democratico piccone a lavarne l’offesa? Occasione verrà per scovare chi ha osato spalancare le porte del cuore e della memoria anche a chi, come le Camicie Nere, non ne ha titolo per Costituzione. Nel frattempo, ai tanti delusi dalla lapide distrutta e dall’imbarazzo della sindaca raccomandiamo di regalare un sorriso d’ammirazione all’anonimo savonese, moderno Antigone, che ha sfidato la “legalità antifascista” per avvolgere nel ricordo e nella pietà un mucchio di ossa nere senza più nome e senza più volto.

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Ci sono 2 commenti

  1. Giuseppe La Porta ha detto:

    Verrà il momento che i fascisti saranno ricordati con l’onore e il rispetto che gli si deve per aver creduto,lottato e essere morti per un ideale che milioni di italiani hanno condiviso. Episodi vigliacchi come questo con l’approssimarsi dell’anniversario della Marcia su Roma si moltiplicheranno purtroppo. MALA TEMPORA CURRUNT.

  2. ANARCA ha detto:

    BASTARDI!

10 Ottobre 2018 alle 17:49