Verona “città per la vita”: il Comune approva una mozione contro l’aborto
Verona “città per la vita”. Il Consiglio comunale ha approvato, con 21 voti favorevoli e 6 contrari, la mozione a firma del consigliere Lega nord Alberto Zelger per finanziare inizitive contro l’aborto. Il documento è stato sottoscritto anche dal sindaco di centrodestra Federico Sboarina. A favore si è espressa pure la capogruppo Pd Carla Padovani. Più dettaglitamente, in occasione del 40° anniversario dell’entrata in vigore della legge 194 del 1978, il documento prevede di inserire nell’assestamento di bilancio finanziamenti ad associazioni e progetti che operano nel territorio, promuovere il progetto regionale “Culla Segreta” stampando e diffondendo i suoi manifesti pubblicitari nelle Circoscrizioni e in tutti gli spazi comunali, proclamare Verona città “a favore della vita”.
«Alcuni punti della legge – sottolinea il consigliere Zelger – sono stati in gran parte disattesi, nonostante le numerose iniziative pubbliche dell’assessorato alla Sanità del Veneto per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Per questo, si ritiene che anche il Comune debba adoperarsi per la diffusione di una cultura di accoglienza della vita». «È giusto ribadire il concetto – dichiara la consigliera Lega nord Anna Grassi – che la vita va sostenta e difesa dal concepimento alla sua fine».
Come in una seduta precedente, al consiglio hanno assistito attiviste del movimento femminista “Non Una di Meno” vestite da ancelle come i costumi della serie tv Handmaid’s Tale ispirata al celebre romanzo di Margaret Atwood, che dopo l’approvazione della mozione sono state fatte allontanare dall’aula.
Siete fantastici ,tutto il nostro sostegno.
Ogni neonato a il diritto di vivere, solamente il creatore può decidere vita o morte!
Bene. Bravi veronesi. Viviamo in una società delirante, dove si piagnucola per la pena di morte per un colpevole e poi si esige la pena di morte per un innocente. Occorre dare segnali. Vedo comunque cenni di rinsavimento, anche nel degradato e individualista occidente.