Dai rincari delle sigarette ai terreni “regalati”: ecco cosa c’è nella manovra

2 Nov 2018 9:44 - di Gigliola Bardi

Aumento delle sigarette, sostegno a chi assume giovani laureati meritevoli, flat tax per gli insegnanti che danno ripetizioni private. Sono alcune delle misure inserite nella manovra che sta per arrivare alle Camere e che, pur con una sollecitazione al governo «sviluppare – anche nel corso dell’esame parlamentare – il confronto e un dialogo costruttivo con le istituzioni europee», è stata firmata da Sergio Mattarella. Le due misure bandiera del governo, reddito di cittadinanza e quota 100, invece, saranno inserite nella legge di Bilancio con provvedimenti ad hoc.

Sulle sigarette è previsto un rincaro di 10 centesimi a pacchetto per tutte le fasce di prezzo, indicato dalla relazione tecnica che accompagna il testo della manovra. Ma non si tratta di una imposizione: starà ai produttori decidere se compensare l’aumento della fiscalità con un aggravio per i consumatori o se ridurre i margini di guadagno lasciando i prezzi invariati. In un modo o nell’altro, il governo punta a ricavare da questa misura circa 132 milioni di euro.

Si punta evidentemente all’emersione del nero e, quindi, a maggiori entrare anche con la flat tax al 15% per i professori che danno lezioni private. Una misura che, va detto, consentirebbe a tanti di mettersi finalmente in regola in maniera vantaggiosa. La tassazione agevolata dovrebbe essere applicata dal primo gennaio «sul compenso derivante dall’attività di lezioni private e ripetizioni, svolta dai docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, salva opzione per l’applicazione dell’imposta sul reddito nei modi ordinari».

Al sostegno dell’occupazione giovanile – e in particolare dei giovani più meritevoli – punta poi la misura della manovra che prevede un bonus lavoro fino a 8mila euro per le aziende che assumono giovani laureati con 110 e lode sotto i 30 anni o dottori di ricerca sotto i 34 anni. Con questo intervento i datori di lavoro che assumeranno a tempo indeterminato potranno essere esonerati dai contributi previdenziali (ma l’Inail va versata comunque). Le agevolazioni riguardano i ragazzi che si sono laureati o si laureeranno «dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019 e prima del compimento del 30esimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute, italiane o estere se riconosciute equipollenti in base alla legislazione vigente in materia, ad eccezione delle Università telematiche». Università telematiche escluse anche per i dottorati. L’incentivo riguarda anche le assunzioni «a tempo parziale, purché con contratto subordinato di tipo indeterminato», ma in tal caso, il limite massimo dell’incentivo è proporzionalmente ridotto». Infine, le misure si applicano «anche nei casi di trasformazione, avvenuta tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2019, di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato fermo restando il possesso dei requisiti previsti alla data della trasformazione».

C’è poi la norma sui terreni agricoli concessi gratuitamente alle famiglie che hanno in arrivo o programmano un terzo figlio. La misura investe il 50 per cento dei terreni demaniali agricoli e a vocazione agricola non utilizzabili per altre finalità istituzionali e il 50 per cento dei terreni abbandonati o incolti del Mezzogiorno, che saranno «concessi gratuitamente per un periodo non inferiore a 20 anni ai nuclei familiari con terzo figlio nato negli anni 2019, 2020, 2021». Una opportunità allargata anche a «società costituite da giovani imprenditori agricoli», nelle quali una quota societaria pari al 30 per cento sia riservata a famiglie con il terzo figlio in arrivo.

Commenti

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  • Banchero Giuseppe 3 Novembre 2018

    Non fumo, ma mia moglie sì e guarda caso aumentano le sigarette e poi verrà l’aumento della benzina. I benestanti saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, ma è giusto così perchè sono degli impavidi che continuano a subire e a ribellarsi hanno paura di perdere qualcosa: la miseria ?

  • Giacomo Puliatti 3 Novembre 2018

    Voglio vedere che razza di finanziaria verrà fuori. E’ da rizzare le orecchie e se il governo comincia ad appioppare rincari e tasse varie come l’aumento dell’IMU e delle sigarette, io non so dove arriveremo!
    questi soldi che servono per pagare il reddito di cittadinanza ai fannulloni? E ammorbidire l’enorme debito che si va a fare con la famosa quota 100? Ma io dico: SIAMO IMPAZZITI? Ma che vi credete di essere sempre in campagna elettorale? Qua, la verità comincia a venire a galla, e vi chiedo ancora; che fine ha fatto la famosa legge sugli stipendi dei parlamentari? Ve la siete giocata a carte con i vostri nemici-amici? Continuate…continuate pure a giocare…e ne vedrete delle belle!!!