L’ultimo regalo di Stan Lee ai fan: anche in “Avengers 4” c’è un suo cameo (video)
Gli occhialoni, i baffi, il sorriso sempre stampato in faccia, che gli valse il soprannome «The smilin’», «Il sorridente». Stan Lee, che se ne è andato a un passo dai 96 anni in un ospedale della California, lo abbiamo tutti conosciuto così, anche grazie a numerosissimi camei incastonati nei film delle sue creature: i supereroi Marvel. Non c’è stata pellicola dedicata al suo universo nella quale non abbia fatto almeno una apparizione, spesso una particina. Dal giurato al processo a Hulk, negli anni ’80, al veterano (Lee fu davvero veterano nella vita) al party di Tony Stark nel recente Age of Ultron della saga Avengers, dalle apparizioni in veste di cartone animato nelle serie di Spiderman fino all’ultimo cameo che uscirà postumo il 3 maggio: Lee, poco prima di morire, ha preso parte alle riprese di Avengers 4. Del resto, quei supereroi tanto amati e così determinanti nell’immaginario collettivo planetario erano tutti “figli” suoi.
Editore, fumettista, grandissimo imprenditore dell’intrattenimento e, in fin dei conti, anche attore, Stanley Martin Lieber, classe ’22, fondatore negli anni ’60 della Marvel Comics, della quale era direttore, è stata una delle figure che maggiormente hanno inciso nella cultura pop del secolo scorso e di quello in corso: alla sua intuizione si deve la nascita dei «supereroi con super problemi», quelli per i quali, per esempio, «grandi poteri comportano grandi responsabilità».
Si devono a lui, tra gli altri, la straordinaria (super)umanità dell’adolescente Spiderman; la sagacia di Tony Stark, «genio, milionario, filantropo e playboy» anche senza l’armatura di Iron Man; la complessa personalità del “soldato perfetto” Captain America, la cui assoluta rettitudine è solo un aspetto di un’implacabile ansia di guerra; il tormento del placido dottor Banner, che con il suo alter ego in Hulk è la versione moderna di dottor Jeckyl e Mr Hide. E, ancora, le molteplici sfaccettature degli X-Men, dei Fantastici 4, di Doctor Strange, di Thor. Un uomo il cui talento è universalmente riconosciuto alla stregua dei grandi della letteratura. Di tutti i tempi.
«Stan Lee è stato straordinario come i personaggi che ha creato. Un supereroe per tutti i fan della Marvel nel mondo, Stan ha avuto il potere di ispirare, intrattenere, di creare sintonie. La portata della sua immaginazione è stata superata solo dalla misura del suo cuore», ha commentato said Bob Iger, presidente and Ceo della Walt Disney Company, citato in un lungo articolo di addio sul sito della Marvel.