
Mimmo Lucano contro il dl sicurezza: “Barbarico, serve il modello Riace”
Home livello 2 - di Robert Perdicchi - 28 Novembre 2018 alle 17:03
Il sindaco indagato per i matrimoni combinati e gli abusi nella gestione dell’accoglienza degli immigrati, si sente in dovere di fare la morale al governo sul dl sicurezza, approvato ieri in prima battuta. Mimmo Lucano, nonostante la bufera che lo ha coivolto, ritiene che il sui modello, quello del comune calabrese di Riace, possa rappresentare l’antidoto al presunto razzismo salviniano. “Dal primo istante che questo governo è entrato in carica ha parlato con un’unica voce, quella del non rispetto della Costituzione sul tema dei migranti. Questo decreto è un arretramento di civiltà, ci porta verso la società delle barbarie e la disumanizzazione: altro che ordine. E’ un contributo a creare disordine, disumanità e disuguaglianza”, dice il sindaco sospeso, Mimmo Lucano.
La sua battaglia prosegue, ed ha come obiettivo il governo gialloverde che lui considera ostile agli immigrati. “Le misure sull’immigrazione sono inique e ingiuste perché non c’è rispetto della dignità degli esseri umani – osserva Lucano – Rispetto alla legge Bossi-Fini si arretra ancora di più”. Rivendicando il ‘modello Riace’ volto all’integrazione Lucano sottolinea: “Ora resta come unico sistema il Cas, dove le persone vengono ammassate e dove si pone una problematica sociale. Il decreto vuole fare dell’Italia una ‘fortezza Italia’”, conclude il primo cittadino.