
Desirée non si è venduta per droga: era vergine. La verità vince sul fango
Desirée Mariottini era vergine prima di essere violentata. Il dettaglio è emerso dall’autopsia eseguita dal medico legale sul cadavere della 16enne di Cisterna di Latina morta in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo, a Roma, nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19 ottobre. Un dettaglio che dimostra che Desirée non si è mai concessa in cambio di droga. Lo rivela Dagospia, in un’anteprima del servizio che uscirà sul settimanale Giallo il 2 gennaio.
Desirée, il risultato dell’autopsia
«Desirée Mariottini – si legge nelle prime righe di un’anteprima stampa – è deceduta a seguito di una crisi cardiocircolatoria. Inoltre, nel corso dell’esame autoptico, si è riscontrata una recentissima rottura imeneale». Ed è proprio questo aggettivo, “recentissima”, che sembra destinato a far discutere. Secondo la ricostruzione dei fatti di quelle giornate a San Lorenzo, Desirée sarebbe stata violentata ripetutamente. Chi era presente la tragica notte del 17 ottobre non ha avuto un briciolo di pietà nei confronti della 16enne per il cui decesso sono accusati quattro immigrati clandestini, abituali frequentatori di quel palazzo abbandonato e noti spacciatori. Le indagini della squadra mobile e della Procura di Roma continuano e molto presto il cerchio intorno a tutti i responsabili della morte della sedicenne sarà chiuso.