Erdogan avverte: «guai a gilet gialli in Turchia, qui non siamo a Parigi…» (video)
Se Macron si piega ai gilet gialli, Erdogan avverte, in anticipo, che in Turchia non c’è spazio per queste forme di protesta. E lancia un monito contro chi avesse intenzione di organizzare contestazioni di questo genere nel Paese euroasiatico: niente gilet gialli in Turchia.
«In Francia ci sono i gilet gialli e c’è anche il Chp – dice Recep Tayyip Erdogan riferendosi al principale partito di opposizione turco guidato da Kemal Kilicdaroglu – Ci sono state le proteste di Gezi Park (a Istanbul nel 2013, ndr) e c’era il signor Kemal. Preparano ancora una volta» manifestazioni di protesta».
«State aspettando invano – li ammonisce Erdogan – Vi faremo pagare un prezzo molto alto».
In Turchia a marzo sono in programma le elezioni amministrative.
Le dichiarazioni di Erdogan, rilanciate dal portale del quotidiano filogovernativo turco Hurriyet, arrivano dalla città di Denizli, nel sudovest del Paese.
«Invitano le persone a scendere in strada. Che vergogna! – si indigna il presidente turco – Uno di loro, un impertinente, uno sfacciato invita in tv la gente a scendere in strada. La magistratura farà il suo. Credete forse di essere a Parigi? Hanno tutti imparato qualcosa dagli incidenti di Gezi Park», lascia cadere minaccioso.
Nel mirino delle critiche sembra esserci il giornalista e conduttore televisivo turco Fatih Portakal accusato di aver mandato in onda un servizio sui gilet gialli francesi contestando il governo di Ankara e ricordando come «la protesta pacifica sia un diritto naturale che però la gente non può esercitare perché ha paura».
Sui gilet gialli Erdogan è già intervenuto più volte nei giorni scorsi. Prima ha denunciato l’uso di forza eccessiva nei confronti dei manifestanti in Francia e poi ha attaccato: «Quelli che fingevano di sostenere i diritti umani durante le proteste di Gezi in Turchia ora sono ciechi, sordi e muti davanti alle proteste a Parigi».
Finalmente uno che dice cose di destra: ordine e disciplina!