Non solo i calendari, che ogni anno vengono riproposti e che di recente hanno tanto fatto scandalizzare il Guardian, con un articolo intitolato «Regali per amici fascisti». In questo scorcio di 2018, e a cavallo con il 2019, in edicola di Mussolini si troverà anche tutta la biografia firmata Renzo De Felice. Di per sé l’operazione non è una novità: in passato la monumentale opera dello storico del fascismo era già stata venduta a fascicoli, anche in allegato con un quotidiano, come nel caso de Il Giornale. Quello che c’è di nuovo, quest’anno, è il taglio dell’operazione: Mussolini e il Fascismo, la «collana editoriale definitiva sul Fascismo», come viene descritta sul sito della Mondadori, sarà venduta insieme alla popolare rivista Tv Sorrisi e Canzoni, al prezzo accessibilissimo di 4,99 euro a uscita (più il costo del giornale).
Un modo per «reinterpretare fascismo e antifascismo»
Non solo, la pubblicazione della collana in questi giorni viene anche pubblicizzata con una certa enfasi in televisione, con ricorrenti spot che avvertono che da oggi, 28 dicembre, e per successive 14 uscite, ogni venerdì, sarà possibile accaparrarsi uno dei 10 volumi firmati De Felice e, alla fine, anche due volumi di Dizionario del Fascismo e due volumi di Dizionario della Resistenza. E qui c’è il colpo di scena. Sempre sul sito della Mondadori la collana è presentata in un modo che farà storcere il naso a molti. Non tanto per il riconoscimento incondizionato al valore dell’opera di De Felice, dato ormai (quasi) universalmente acquisito, quanto per una frase buttata lì, che rappresenta la spallata che non ti aspetti al più mainstream dei tabù. «In che modo ripensare il fascismo e l’antifascismo, e come reinterpretarli?», si legge nella presentazione della prima uscita Mussolini il Rivoluzionario 1883-1920. Una frase che rischia di far piovere accuse di revisionismo perfino su Sorrisi.