
Manovra, chiesta la fiducia. Di Maio: «Reddito di cittadinanza? Sarà a tempo»
Il governo pone la fiducia sul ddl bilancio. Alla ripresa dei lavori dell’aula della Camera il ministro per i Rapporti con il parlamento, Riccardo Fraccaro ha annunciato che sul testo il governo farà ricorso al voto blindato: «A nome del governo, autorizzato dal Consiglio dei ministri, pongo la questione di fiducia sull’approvazione senza emendamenti e articoli aggiuntivi’ del testo predisposto dalla commissione Bilancio». Il presidente di turno, Maria Edera Spadoni, ha quindi convocato la capigruppo per decidere i tempi del voto.
Tra le varie misure che non cambieranno, secondo il vicepremier Luigi Di Maio, c’è quella sul reddito di cittadinanza, che è confermato, ma con una nuova precisazione: «Non è progettato per stare in piedi per anni. È un percorso di formazione che in altri Paesi dura qualche mese».
Novità anche sul fronte pensionistico: «Il taglio delle pensioni d’oro entrerà nella legge di bilancio al Senato, la settimana prossima. Passiamo dal 25% al 40% di tagli sulle pensioni d’oro», dice il ministro dell’Economia uscendo da Palazzo Chigi e annunciando una delle decisioni più importanti prese nel vertice pomeridiano con il premier Antonio Conte e l’altro vicepremier Matteo Salvini. Non c’era invece il ministro dell’Economia Giovanni Tria che ha solo avuto un colloquio in mattinata con il premier. I tempi per quota 100 e reddito di cittadinanza “restano confermati”, aggiunge il vice premier. «A febbraio pensione minima alzata a 780 euro a tutti i pensionati in difficoltà, le pensioni di invalidità a 780 euro per tutti i disabili in difficoltà. A febbraio parte quota 100 per coloro che non potevano andare in pensione a causa della Fornero e a marzo si parte con il reddito di cittadinanza per trovare lavoro a tanti ragazzi». Il leader M5S si è detto “ottimista” perché “abbiamo appostato molti soldi sia per quota 100 che per il reddito, ma le relazioni dei tecnici ci stanno già indicando che potrebbero servire meno soldi per la stessa platea”.
Le polemiche sull’ecotassa, che sarebbe in cantiere nei piani del governo, sono invece respinte al mittente: «L’ecotassa è dentro la legge di bilancio al momento. Come ho detto stamattina, quello è un bonus per le auto elettriche, per le auto a metano e ibride. Il che significa che vogliamo finalmente affrontare il tema dell’inquinamento nelle nostre città», precisa Di Maio parlando con i cronisti fuori Palazzo Chigi. «Non vogliamo ssolutamente mettere delle tasse alle auto. Noi vogliamo dare bonus a chi acquista auto che non inquinano», sottolinea. Confermati i tagli all’editoria: «Era una nostra grande battaglia dal 25 aprile del 2008. Si farà un primo taglio del 25% nel 2019 per i fondi all’editoria, il 50% nel 2020 e il 75% nel 2021 fino a che nel 2022 non ci saranno più fondi all’editoria in modo tale che tutti i giornali possano stare sul mercato».