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Il benzinaio Graziano Stacchio

Legittima difesa, il benzinaio Stacchio: i giudici stiano dalla parte degli italiani

Cronaca - di Redazione - 10 Gennaio 2019 - AGGIORNATO 11 Gennaio 2019 alle 12:39

«E’ facile parlare per i magistrati. Ma dove sta la magistratura in Italia? Lascino perdere la politica e si schierino con i cittadini. In Italia si dedica troppo tempo a difendere i delinquenti». Graziano Stacchio, il benzinaio che nel febbraio 2015 a Ponte di Nanto, in provincia di Vicenza, imbracciò il fucile e uccise un malvivente durante un tentativo di rapina, replica così alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati, che, in Commissione giustizia della Camera, hanno eccepito su alcuni aspetti della riforma della legittima difesa sostenendo che presenterebbero il rischio di “profili di illegittimità costituzionale” e che si finirebbe per legittimare, in qualche maniera, l’omicidio.

«Tutti abbiamo diritto di difenderci – – dice Stacchio ai magistrati dell’Anm – L’autodifesa è un diritto che nemmeno la legge può togliere. E, invece, così com’è, la norma tutela i delinquenti».

Stacchio ci tiene a sottolineare di non essersi pentito per aver sparato a un rapinatore mentre assaltava una vicina gioielleria: «riprendere il fucile? Lo rifarei due volte, perché vedo che ancora oggi si difendono i delinquenti».

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di Redazione - 10 Gennaio 2019