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Meningite alla Camera, ecco chi dovrà fare la profilassi. Ma il rischio è basso

Meningite alla Camera, ecco chi dovrà fare la profilassi. Ma il rischio è basso

Cronaca - di Renato Fratello - 29 Gennaio 2019 - AGGIORNATO 29 Gennaio 2019 alle 10:34

Dovranno fare la profilassi antimeningite i partecipanti al convegno sulla Shoah organizzato a Montecitorio il 25 gennaio scorso. Come anticipato dall’Adnkronos, in una comunicazione fatta pervenire a tutti coloro che sono stati presenti, infatti, l’Amministrazione della Camera è stata informata che all’evento «svoltosi presso la nuova Aula dei gruppi in occasione del Giorno della Memoria ha partecipato un ragazzo che successivamente è stato ricoverato per meningite meningococcica». All’evento, intitolato “Trasmettere ed insegnare la Shoah è impossibile?”, hanno preso parte tra gli altri il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.

Meningite alla Camera, il rischio

A quanto si spiega nella comunicazione, il Dipartimento di Prevenzione Uoc Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl Roma 1, competente per territorio, «ha fatto presente che, in considerazione dei tempi e delle modalità di svolgimento dell’evento, il rischio per coloro che erano presenti di aver contratto l’infezione, e quindi la malattia, è basso», ma ha ritenuto «comunque opportuno, in via precauzionale, informare tutti coloro che vi hanno partecipato”, invitandoli ad attenersi alle misure di profilassi indicate dal ministero della Salute, che prevedono l’assunzione di alcuni farmaci e l’attenzione all’eventuale comparsa di febbre e/o mal di testa persistente nei 10 giorni successivi alla partecipazione all’evento.

Il ragazzo colpito da meningite non è grave

È ricoverato al Policlinico Gemelli, “ma non in condizioni critiche”, il ragazzo di 16 anni colpito da meningite meningococcica dopo aver partecipato il 25 gennaio scorso a un evento alla Camera sulla Shoah. A riferirlo all’Adnkronos Salute è la Asl Roma 1, che ha fatto scattare la profilassi “a scuola” – l’Istituto Superiore Tommaso Salvini – “e nella palestra frequentata dal ragazzo”.

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di Renato Fratello - 29 Gennaio 2019