Rigopiano, Meloni: «Pagheremo noi la multa al papà punito per il suo dolore»
Il caso del papà di Alessio Feniello ha colpito al cuore. Un padre devastato e multato in maniera ignobile per un mazzo di fiori portato a Rigopiano, dove è morto suo figlio nella tragedia. «Pagheremo noi la multa», assicura Giorgia Meloni sui social, profondamente colpita da una decisione che lascia esterrefatti. Scrive la leader di Fratelli d’Italia: «Condannato a pagare una multa di 4550 euro per aver portato i fiori tra le macerie dell’hotel Rigopiano dove è morto suo figlio. E’ quello che è successo ad Alessio Feniello, padre di Stefano, ucciso a 28 anni dalla valanga che ha colpito la struttura il 18 gennaio di 2 anni fa. Ma che giustizia è? – si chiede indignata la Meloni-. Siamo pronti a pagare noi questa multa e chiediamo a tutti voi di sostenere la raccolta fondi avviata dal Comitato per “Marsilio Presidente”. Facciamo sentire forte il nostro abbraccio ad Alessio e alla sua famiglia». Stanno fioccandole adesioni all’appello lanciato da Giorgia Meloni.
Fioccano le adesioni all’appello della Meloni
«Ero andato a Rigopiano a portare i fiori, dove hanno ucciso mio figlio Stefano»- aveva detto Alessio Feniello – Mi sono introdotto, secondo loro, in un’area sottoposta a sequestro», quella dell’hotel, spiega con rabbia, postando le foto della notifica del tribunale di Pescara, a pochi giorni dall’anniversario della tragedia che causò 29 morti tra cui il suo ragazzo. Due anni fa, infatti, il 18 gennaio del 2017, una slavina cadde su un albergo a Farindola nel pescarese. «Io non pago», aveva aggiunto sgomento e, «se necessario, mi faccio tre mesi di carcere. Quelli che non hanno fatto niente per salvare 29 persone a Rigopiano stanno tutti ancora a piede libero io invece devo pagare», aveva detto. Ora è la comunità di Fratelli d’Italia a stringersi attorno a un papà ferito due volte.
Basta con i giudici fannulloni e pure molto politicizzati, basta ad una magistratura che vuole non l’autonomia ma l’indipendenza! basta a situazioni ove i cittadini strumentalizzati vengono irrisi da sentenze inventate e discrezionali basta questa ingiustizia legalizzata……solo così se pur a malincuore pagheremo le sanzioni amministrative inflitte da pubblici ufficiali che di umano non hanno nulla nemmeno la discrezionalità a cui tiene tanto la magistratura. Vergognosi …ma che dico mai sto bestemmiando….la vergogna non sanno nemmeno cosa sia, per provarla bisogna avere ancor prima che un senso di giustizia una coscienza.
Questi magistrati sono dei buffoni e mafiosi autorizzati di sinistra e bisogno togliere questo troppo potere e quando spagliono pagano come quando spaglio no i citati né pacano