Roma, la Raggi ne combina un’altra: raddoppia le tariffe delle strisce blu
Befana amara per i romani, soprattutto per chi – per recarsi al lavoro – è costretto a prendere l’auto viste le condizioni del trasporto pubblico. E per chi abita in città. La Raggi inaugura il nuovo anno con una batosta che si abbatterà su visitatori e residenti. L’amministrazione capitolina non ha pietà per nessuno, non considera i problemi quotidiani e per fare cassa ha intenzione di rivedere le tariffe delle strisce blu, raddoppiandole e rendendole obbligatorie anche per i residenti. Una vera e propria stangata. Sostare per un’ora ad esempio in una zona Ztl centro costerà dalla vecchia tariffa di 1,20 fino a 2 euro per la prima ora e 3 euro per le ore successive. Un vero salasso per chi vive in centro e per chi lavora in zone interessate dalla maxi-stangata.
Rivolta popolare
Durante il periodo natalizio la giunta Raggi aveva provato a sperimentare il pagamento delle strisce blu raddoppiate nelle vie commerciali anche per i residenti, in zone come Trastevere, Cola Rienzo, Appia Nuova. Ma l’esperimento abortì a causa della “rivolta” popolare soprattutto dei cittadini residenti, che non hanno mai dovuto pagare il biglietto prima d’ora per poter parcheggiare la propria auto nel loro quartiere di residenza. Ma, come apprendiamo dal Messaggero, la Raggi avrebbe intenzione, abbandonando l’idea della sperimentazione, di passare direttamente alle vie di fatto e far pagare le strisce blu a tutti, residenti compresi.
Si pagherà anche davanti agli ospedali
La cosa grave è che il pagamento del biglietto verrà esteso anche in prossimità dei principali ospedali della Capiale dove fin’ora c’erano delle aree di parcheggio gratuite per le prime tre ore di sosta: ebbene, con sprezzo della sensibilità, potrebbe dunque essere tolto questo limite orario fatto per chi si reca in luoghi di cura di visita. Il tutto dovrebbe essere inserito all’interno di una delibera atta a recepire le disposizioni previste dal Piano generale del traffico urbano approvato nel 2015. L’ aumento delle strisce blu nel centro sembrerebbe far diminuire quelle della periferia della capitale, e località come Ostia abbasseranno il proprio tariffario da un euro l’ora a 50 centesimi. Stessa cosa per Tor Bella Monaca, Tiburtino e Garbatella.
“Non sappiamo più come muoverci”
I residenti delle zone interessate dal salasso sono imbufaliti; i corifei della Raggi dicono che “la decrescita felice comprende una diminuzione delle auto”; i più equilibrati sostengono che il tutto sarebbe anche condivisibile se venisse incrementato un servizio pubblico attualmente deprimente e insufficiente fornendo un’alternativa valida a chi si vuole spostare. C’è chi dice che al centro di Parigi si paga anche di più, dimenticando che il Metrò della capitale francese copre tutta la città ed è tra le più efficienti d’Europa. Contrariamente alle metropolitane di Roma, come sa chi ne fa uso quotidiano: poche carrozze, tempi di attesa di almeno un quarto d’ora, scale mobili che si rompono, manuntenzione zero. Ad essere fuori dalla grazia di Dio sono però i residenti delle zone centrali, per i quali il salasso sembra una punizione. Per tutti però vale una considerazione: con l’emergenza rifiuti che tutt’ora sta ammorbando Roma, la Raggi pensa prima a fare cassa coi parcheggi. Il che è un dato di fatto e non un’opinione.
Semplicemente da ricovero