Sea Watch, blitz di 3 deputati: ignorano i divieti e salgono a bordo. Salvini: la Ong ha disobbedito, ho le prove (Video)
Il video mostra l’avvicinamento e poi l’attracco del gommone noleggiato privatamente a bordo del quale, come fanno sapere gli stessi protagonisti del blitz effettuato poco fa a largo di Siracusa, «una delegazione composta da tre deputati, Stafania Prestigiacomo (Forza Italia), Nicola Frantoianni (segretario nazionale di Sinistra Italiana), Riccardo Magi (deputato radicale di +Europa), il sindaco di Siracusa Francesco Italia, la portavoce di Sea Watch Giorgia Linardi, 2 avvocati, un medico psichiatra e un membro di RescueMed, è salita a bordo della Sea Watch questa mattina». A dimostrazione che il braccio di ferro tra Viminale e Sea Watch prosegue, anzi, di più: si alza il livello dello scontro che potrebbe proseguire ancora a lungo… E la risposta di Salvini non tarda ad arrivare: «Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!», replica ironico ma evidentemente seccato, il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Blitz di 3 parlamentari (con una delegazione) sale a bordo della Sea Watch: il video in diretta su Facebook
Neanche il tempo di salire a bordo della nave della Ong tedesca battente bandiera olandese che il video dell’attracco e del blitz viene postato su facebook quasi inj diretta con lo svolgersi dell’azione da Frantoianni e noi, qui di seguito, lo riportiamo accompagnato dai commenti dei parlamentari promotori dell’iniziativa “disobbediente”, la cui matrice dissidente è confermata dalle parole di uno dei 3 parlamentari che dichiara: «Sono a bordo nonostante il divieto delle autorità che sabato hanno impedito che potessimo esercitare le nostre prerogative costituzionali. Ora verificheremo la situazione a bordo e continuiamo a chiedere – conclude Fratoianni, via Facebook – che i naufraghi e l’equipaggio siano fatti sbarcare in rispetto delle norme internazionali». E di “situazione difficile” a bordo della Sea Watch parla all’AdnKronos anche Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa: ci sono «decine di persone» in un unico ambiente… e «stiamo parlando con alcuni migranti, ci stanno raccontando le loro storie». Non si sottrae al confronto anche l’azzurra Prestigiacomo che a bordo del gommone che la sta portando a bordo della nave Ong, racconta: «C’è mare brutto e fa molto freddo: noi siamo perché scendano tutti a terra, dando la precedenza ai minori, ma che scendano tutti», dice in una nota Stefania Prestigiacomo di Forza Italia, a bordo con Fratoianni, Magi, il sindaco di Siracusa, la mediatrice culturale Alessandra Sciurba, l’avvocato Nicoletta Piazzese e lo psichiatra Gaetano Sgarlata. E ancora: «Non si potevano comprimere le nostre prerogative parlamentari che ci consentivano di salire a bordo e così siamo saliti», afferma la Prestigiacomo, mentre in contemporanea il partito di cui la deputata fa parte, prendendo le distanze dal blitz, si dice «sorpreso e spiazzato» dall’iniziativa dell’ex ministro Prestigiacomo, anzi, come riferisce l’Adnkronos in questo frangente, «autorevoli fonti azzurre definiscono infatti autonoma e non concordata l’iniziativa della deputata azzurra».
Salvini sul blitz e sul caso Sea Watch: la nave ha disobbedito e messo a rischio l’equipaggio. Le prove a disposizione dell’autorità giudiziaria
Ma l’ultima parola, come ovvio, spetta al ministro Salvini che, nello snocciolare i dati degli sbarchi, ricorda: «I dati parlano chiaro: in 7 mesi di governo, sull’immigrazione abbiamo portato poche parole e tanti fatti. Facciamo vedere questi numeri a qualche buonista in malafede?», dice il ministro dell’Interno sulle sue pagine social dove spiega, con un video, i numeri in calo degli sbarchi, passati da 119.000 del 2017 a 23.000 del 2018, e dei morti in mare diminuiti da 210 del 2017 a 23 nel 2018». quindi l’affondo finale riservato al caso Sea Watch: «Abbiamo elementi concreti per affermare che, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo, il comandante e l’equipaggio della Ong Sea Watch 3 abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!), prove che verranno messe a disposizione dell’autorità giudiziaria». Non solo: nel’affermare quanto appena riferito in una nota, il titolare del Viminale aggiunge e conclude: «Se così fosse saremmo di fronte ad un crimine e ad una precisa volontà di usare questi immigrati per una battaglia politica, un fatto gravissimo. Ribadisco il mio impegno a difendere i confini, la salute e la sicurezza del popolo italiano: non sarò mai complice degli scafisti e di chi li aiuta».
Silvio fai una telefonata , magari è la Cortellesi.