
Spagna, diminuiscono le speranze di trovare vivo il piccolo caduto in un pozzo
A una settimana dall’inizio dell’incubo si assottigliano le speranze di poter salvare, Julen, il piccolo di due anni sprofondato in un profondo pozzo alle porte di Malaga in Andalusia. Si è scavato più di metà del tunnel parallelo al pozzo dove il piccolo è precipitato quasi davanti agli occhi dei genitori. I soccorritori, che da giorni lavorano senza sosta malgrado le possibilità di trovare Julen ancora vivo siano scarse, hanno reso noto che al momento sono stati scavati 33 dei 60 metri del tunnel. Sarà proprio in questo tunnel che verrà calata la capsula metallica che permetterà di costruire una galleria orizzontale per avvicinarsi al luogo dove sta il piccolo. Le cattive condizioni del tempo e la particolare conformazioni del terreno stanno rendendo molto complesse le operazioni di soccorso che vedono impegnate oltre 300 persone che si alternano giorno e notte con turni di otto ore. La collina, dove si trova il carotamento, è diventata un gigantesco cantiere. Il ritrovamento di una roccia molto spessa a 18 metri di profondità ha rallentato i lavori notturni. Il dramma del bimbo spagnolo riporta alla mente quello di Alfredino Rampi precipitato in un pozzo a Vermicino. Il pozzo dove è intrappolato Julen (11 chili di peso) è largo 25 centimetri e profondo più di 100 metri. Era nelle campagne insieme ai genitori per un pranzo con amici di famiglia. Il pozzo è bloccato da uno strato di terra, sabbia e pietre che potrebbero essere state trascinate giù da Julen quando è caduto.