Autonomia, gli operatori della sanità: il diritto alla salute sia uguale per tutti
Una riflessione pubblica a 40 anni dall’avvio del Servizio sanitario nazionale. Sarà questo il filo conduttore della prima assemblea nazionale di tutte le professioni sanitarie e sociali, in programma sabato a Roma, al Teatro Argentina, in rappresentanza di oltre un milione e mezzo di operatori della salute. Obiettivo: avviare un confronto costruttivo con governo e regioni per garantire universalità e uguaglianza nell’erogazione del diritto alla salute. I presidenti degli Ordini e delle Federazioni nazionali, che rappresentano un numero di professionisti pari a oltre il 3 per cento della popolazione italiana, apriranno l’incontro con un manifesto condiviso e sottoscritto da tutti. Una riflessione che punta a guidare «il futuro dopo i primi 40 anni del Ssn e si concentrerà sui temi caldi della sanità, dalla spesa al regionalismo differenziato, dalla mobilità ai rischi per la salute che generano i “vuoti” di personale e servizi».