Dittatura del politicamente corretto: salta la direttrice di Vogue Brasile per queste foto
Donata Meirelles, direttrice dell’edizione brasiliana di Vogue, è stata costretta alle dimissioni dopo le feroci polemiche scatenate sui Social da alcune foto, scattate durante la festa del suo compleanno. Fotografie in stile coloniale che, secondo le vestali del politicamente corretto che si agitano a ogni latitutdine, evocherebbero i tempi dello schiavismo.
Le foto della colpa della direttrice di Vogue
In particolare, una foto del party, tenutosi venerdì scorso nello stato di Bahia, mostra la biondissima Donata Meirelles, che festeggiava i suoi 51 anni, seduta su una sedia simile a un trono circondata da quattro donne nere vestite di bianco. Le immagini, anche di altri invitati “bianchi”, accanto alle modelle nere, sono circolate su Twitter scatenando la campagna contro “Vogue razzista”.
Vogue Brasile nella bufera
Particolarmente violento l’attacco contro la direttrice di Vogue da parte del quotidiano Folha de Sao Paulo. Il principale quotidiano dell’America latina ha sottolineato che i vestiti delle donne che circondano Meirelles sono troppo simili alle uniformi che venivano indossate dalle domestiche nel periodo della schiavitù. Inoltre la sedia-trono assomiglia alla “cadeira de sinha”, utilizzata proprio dai padroni degli schiavi. Martedì la rivista ha espresso il dispiacere per quanto accaduto, augurandosi che il dibattito serva a qualcosa. Stephanie Ribeiro, opinionista dell’edizione locale di Marie Claire, ha sottolineato che «le donne nere erano usate per creare uno sfondo esotico alla scena» e che «è una reminescenza del colonialismo ricordare romanticamente i tempi in cui i bianchi erano considerati superiori e i neri erano deumanizzati». E la Meirelles prima di dare le dimissioni ha voluto precisare che il trono era una sedia candomblé e i vestiti semplici abiti da festa di Bahia. Non è stato sufficiente. Anche stavolta ha vinto la dittatura del “politicamente corretto”.