Facebook censura tutto. Ma se usciamo dal social facciamo un regalo a Fiano
Sarebbe da organizzare una sommossa popolare contro Zuckerberg. Perché Facebook sta davvero rompendo le scatole con le sue pratiche censorie: la voglia che monta è di proporre a tutti di uscire dal social che ti blocca ogni cinque minuti, se solo osi manifestare un pensiero non conforme. Ma faremmo un favore troppo grande ad Emanuele Fiano e compagnia rossa cantando. Però rivendichiamo il diritto di dire che il bavaglio sta diventando ignobile.
Per carità, ci sta che una pagina o un profilo possano non piacere; e magari provare fastidio per i post ospitati. Ma come per la tv, esiste un telecomando che è semmai a disposizione dell’utente e non dell’azienda nata per veicolare i nostri messaggi. E’ proprio l’utente a poter “bannare” dalla propria vista quel che gli è sgradito. Ma questo non significa di poter impedire ad altri di leggere quel che non vuoi leggere tu.
Invece, questa specie di dittatorello da pensiero unico sta trasformando Facebook in uno strumento che provoca ansia. Posso scrivere? E se mi bloccano anche se non scrivo volgarità? Che razza di social è?
Se una pagina non ti piace la elimini, la cancelli, te la togli di mezzo ma non neghi ad altri di poterla vedere. Al massimo la segnali alla polizia postale se pensi che ci sia reato, ma che vuol dire bloccare? Che social è?
Poi, il paradosso raggiunge l’apice. In Italia – come crediamo anche negli States – vige una speciale tutela per le opinioni dei parlamentari. Niente: la mannaia di Zuckerberg colpisce anche deputati e senatori, persino se esprimono sentimenti, pubblicano ricordi, piangono con una comunità chi non c’è più perché assassinato. Per Facebook muori – per fortuna qualche giorno o un mese – anche tu.
E’ capitato incredibilmente – e vergognosamente – anche all’on. Paola Frassinetti, deputata di Fratelli d’Italia, che ha osato ricordare il sacrificio di Paolo Di Nella, pubblicando una fotografia che comprendeva una minuscola croce celtica. E pensate che al capezzale di quel militante del Fronte della Gioventù ucciso selvaggiamente a Roma si recò persino l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini.
La deputata non ha intascato mazzette, ma ha ricordato l’ultimo Martire degli anni di piombo. Per Facebook non si può.
E per questo, dalla sera alla mattina, una parlamentare eletta dal popolo si ritrova nell’impossibilità di comunicare democraticamente – per un mese! – con migliaia e migliaia di amici che ha su fb. Si chiama censura.
Perché il post – che noi non censuriamo – affermava: “Paolo è vivo, non muoiono gli eroi, Lui vive, Lui crede, Lui lotta insieme a NOI!”. Embè? Che cosa dà fastidio a Zuckerberg? Quel ragazzo ammazzato non ha diritto al ricordo. Perché nella fotografia c’è, appunto, una minuscola croce celtica.
Devi stare attento se scrivi di Islam; guai a usare la parola zingaro e occhio se ti occupi di persone di colore; in campana se pubblichi una foto del Duce, perché vent’anni di storia vanno rimossi dalla brigata Facebook. Ma che il ricordo di un ragazzo assassinato all’alba della vita potesse creare problemi ai social di Zuckerberg nessuno se lo poteva aspettare. Per di più nel caso di una parlamentare.
Chissà se qualcuno chiederà a Roberto Fico di spiegare come si tutela sui social il diritto di parola degli eletti dal popolo.
In effetti ci vuole molto stomaco per continuare a rimanere in facebook e sopportare le sue quotidiane censure democratiche, però l’analisi risulta giusta, andarsene non sarebbe altro che fare un grandissimo piacere a coloro che conosciamo molto bene!
esiste un solo tipo di resistenza verso le censure dei social network, USARE UN AD BLOCKER, un addon per bloccare le loro pubblicita’.
SE VOI GIORNALI DI DESTRA INVITASTE TUTTI I LETTORI AD USARLO SAREBBE UN COLPO DA 90 CONTRO I CENSORI.
La deputata o FDI devo-DOVREBBERO proporre una legge per vietare la dittatura di faceb contrro tutti noi di destra nel mondo vedi pure Usa (DOVE TRUMP È INTERVENTU DURISSIMO) e Brasile contro blog di BOLSONARO (DOVE A MIGLIAIA SI SONO SCATENATI CONTRO LA DITTTAURA DI FACEB)
LE DITTATURE SONO CONTRO LE LEGGI ,,,,,,,
BASTA SCHIAVI DI FARABUTTI POTERI ED ELITE !!!
Io pubblico continuamente senza censure . Sugli zingari usando parola zingari . Ho anche scritto che e li manderei tutti nei campi di concentramento .Non mi hanno censurato
E’ accaduto anche a me sono stato sospeso perchè ho scritto che i negri devono stare in Africa e non deturpare delinquere diffondere malattie cocaina stuprare ecc. ecc Sono il male Ed io me ne sono andato.Si sta dimenticando che sono stati importati dai sinistri volontariamente programmati per il futuro e per fare star male gli Italiani al presente
Restando in faccialibro invece facciamo ARRICCHIRE Zuckerberg
Il MIO profilo l’ho cancellato (attenzione: non sospeso, CANCELLATO) così come quello di quasi tutti i miei amici, offesi, irritati e disgustati dal comportamento TOTALITARIO ARROGANTE e PREPOTENTE del compagno Zuckerberg
Magari vi fidate anche che non usi le vostre password, la vostra rubrica, i vostri dati personali… ah ah ah
Facebook sta diventando un monopolio politico della sinistra….Non puoi scrivere nulla che sia contro gli immigrati (anche se si rendono colpevoli di efferati delitti), non puoi scrivere nulla contro i traditori partigiani, NON PUOI ESPRIMERE LE TUE IDEE !!!!!
Va bene solo per gli iscritti al PD (grazie a Dio razza in estinzione)
Facebook è solo spazzatura! Personalmente ho risolto questo ”problema” circa 10 anni fa! Uscite tutti da questa schifezza di parte!
Farsi spiegare da Fico come si tutela sui social il diritto di parola degli eletti dal popolo???? Lasciamo perdere. Per quanto riguarda facebook poi, non ho mai visto porcheria simile, già cancellato, e non da poco