Giorgia Meloni si confessa a Telese: «Giusto non stare al governo, siamo liberi. Stimo Salvini ma siamo diversi»
In una lunga intervista sincera, a tratti ruvida, sotto il torchio del giornalista Luca Telese, con domande botta e risposta, pubblicata sul sito di Panorama, Giorgia Meloni fa il punto sull’attuale situazione politica e sul percorso “autonomo”, rispetto alla magigoranza giallo-verde, di Fratelli d’Italia, che a detta della sua leader sta incassando, in questo giro di consultazioni invernali, tra Abruzzo e Sardegna, ottimi riscontri nelle urne, sia come singola forza politica che come “progetto” di centrodestra. «Abbiamo vinto le elezioni sfiorando il 50 per cento dei voti in Abruzzo. Siamo la prima coalizione alle elezioni politiche e la prima coalizione in tutte le amministrative che si sono svolte dopo, dal Friuli in poi. Siamo la prima coalizione secondo tutti i sondaggi. In Abruzzo, se me lo concede, c’è stata, anche, una grande vittoria di Fratelli d’Italia… Abbiamo vinto come coalizione, ha vinto il nostro candidato presidente, Marco Marsilio, e abbiamo vinto noi, come partito, sfiorando il 7 per cento. Un dato nient’affatto scontato visto che non governiamo».
Bene, e poi che succede?, chiede Telese. «Accade che questa coalizione non governa il Paese, e che due dei suoi alleati, come dire? Continuano a trescare o addirittura a convivere con altre formazioni. La Lega, come è noto, governa con il Movimento 5 stelle, e non sembra intenzionata a interrompere il rapporto.E Forza Italia con la testa sta nella nostra coalizione, ma con il cuore sembra che continui a occhieggiare al Pd».
L’intervista poi tocca la decisione della Meloni, di inizio legislatura, di non “entrare” nella maggioranza di governo, scelta della quale, a quanto pare, non si è pentita. «Credo che sia la cosa più giusta che si potesse fare. Non era facile, ma sta pagando. Rispetto agli altri abbiamo un vantaggio competitivo che in politica è molto difficile da ottenere. Siamo liberi. Possiamo fare le nostre scelte sempre e solo sulla base di ciò che consideriamo giusto». Poi si passa a parlare di Matteo Salvini.
Telese chiede alla Meloni se avverta una rivalità politica con il vicepremier: «Adesso le do una risposta a cui lei non crederà: non la soffro affatto. Salvini è in luna di miele con gli italiani, e questo è fuori discussione. Ma declina questi temi in modo molto diverso da noi. Pensi al dibattito di queste ore. Lui sogna un’Italia in cui le autonomie prevalgono sul vincolo nazionale, noi mettiamo in primo piano l’unità della nazione, il patto di cittadinanza tra Nord e Sud… Con la Lega siamo radicali in modo diverso… Io con Matteo ho un ottimo rapporto. Ma questo non toglie nulla alle nostre differenze. Abbiamo storie e percorsi diversi, ma ci troviamo spesso a condividere battaglie e proposte».
La presidente di Fratelli d’Italia parla poi del suo partito, della vicinanza con il mondo produttivo, “parlo di chi chiede di fare le opere, di chi chiede di promuovere sviluppo e investimenti, di chi chiede uno choc fiscale e la fine dello stato guardone e vessatore, siamo dalla parte di produttori e lavoratori abbandonati dalle politiche del governo, contro la deriva venezuelana dei grillini… le idee portate avanti da Di Maio nei suoi decreti sono così vecchie che erano già sconfitte quando lo stesso Di Maio era alle elementari». Bocciati il decreto dignità e il reddito di cittadinanza, ma anche la fatturazione elettronica, l’ecotassa. Poi si torna a parlare dello strapotere salviniano: «Lo è sicuramente sul piano mediatico e comunicativo, dove è diventato senza dubbio l’uomo forte. In primo luogo perché Matteo è bravo. E poi perché ha alcuni nemici che dovrebbe mettere a libro paga: il Pd, i magistrati, Saviano e la giuria radical chic di Sanremo…». Il riferimento è a Mahmood, e a chi, “a partire dalla giuria del Festival, lo ha sponsorizzato solo in funzione anti-governo, lo hanno trasformato in un raccomandato e lo hanno marchiato come un egiziano, pur di renderlo funzionale. Così Mahmood diventava una risposta a Salvini e alla destra”…», L’obiettivo politico, chiede Telese? «Non ho nascosto di puntare a essere il secondo movimento del centrodestra. Ma non contro qualcuno. Io penso a costruire una coalizione nuova e vincente, che possa liberare l’Italia dai Cinque stelle e portare a un governo forte e coeso. Solo facendo crescere Fratelli d’Italia possiamo riuscirci». Ma prima di tutto, vincere le elezioni col centrodestra: «Dimostriamo ancora una volta che c’è una maggioranza nella nazione, vinciamo le elezioni e governiamo con l’unico programma preferito dalla maggioranza degli italiani: il nostro. E ciao grillini».
Bene FDI siete il futuro, mantenere la parola con i propri elettori è importante è importante e fondamentale.
CI faremo valere intanto alle europee. addio a Salvini.
Oppure arrivederci se molla i Cinque stelle
E sarebbe veramente l’ora di dire ciao a tutti i grillini, paragonabili solo ad un’accozzaglia di sfasciacarrozze…
Educatamente mi limito a non dire altro!!!
Tutti educatissimi siamo…
Giustissimo, la Lega, che io combatto dalla nascita, purtroppo non è liberale come millanta nei diritti/doveri dei cittadini ed in economia, nel suo DNA originario ci sono dei virus social-catto-comunisti e lo si vede da come governa bene con M5s, più statalismo, spesa corrente libera, tasse palesi ed occulte, dirigismo di Stato, burocrazia invasiva e lotta fiscale contro i soliti noti.
Però ci sono anche cose buone, non buttiamo via tutto
Brava Giorgia,avanti con le tue idee e la tua forza.
Centrodestra e Italia unita contro lo strapotere di altri stati e degli attuali burocrati dell’UE.
Bravo Alfonso