Global compact, nella mozione di FdI c’è anche la questione del neocolonialismo francese
La mozione di Fratelli d’Italia sul global compact, approvata alla Camera grazie all’astensione di Lega e M5S, contiene al punto 8 un tema molto importante al fine di porre in essere in Africa quello slogan – “aiutiamoli a casa loro” – che è indispensabile punto d’arrivo di una corretta gestione delle politiche sull’immigrazione.
In quel punto 8, infatti, si chiede al Parlamento di portare all’attenzione dell’Europa la questione del franco Cfa che per FdI è il simbolo dell’approccio “neocoloniale” francese nei confronti dell’Africa. Si tratta di una questione rilevante e dirimente sulla quale FdI insiste da mesi e che trova appunto nella mozione la sua espressione politica compiuta. “Il flusso incontrollato di immigrati che tenta di arrivare in Europa – si legge nel testo – non potrà mai essere arrestato se non si interviene anche a sostegno dello sviluppo sociale e produttivo delle popolazioni in loco”. “Come denunciato dalle organizzazioni panafricane – continua la mozione – la presenza della Francia in alcuni Stati africani si configura come una vera e propria ingerenza e forma di neocolonialismo che ostacola la crescita e lo sviluppo in tali nazioni, e il franco Cfa, ancora in parte controllato dallo Stato francese, garantisce a quest’ultimo uno strumento di controllo sulle economie locali ed europee”.