
La strategia di Toti: lancia la lista “arancione”, arruola Maroni e riparte
Una lista civica “arancione” da lanciare a marzo e con cui correre per il secondo mandato da governatore in Liguria. La tinta è tutt’altro che originale – a sdoganare l’arancione fu il duo Ingroia-de Magistris, del premiato circuito politico-giudiziario -, ma Giovanni Toti è uomo pragmatico e più che le nuance gli interessano le alleanze. Una la proporrò molto probabilmente a Roberto Maroni, già braccio destro di Umberto Bossi, già ministro di Berlusconi e ora salvinano tiepido in attesa di tempi migliori. I due s’incontrano in queste ore a Genova ufficialmente per la presentazione del libro di Maroni.
Dopo Musumeci, Toti incontra l’ex-governatore lumbard
Ma sia i tempi dell’incontro sia i contenuti del confronto – autonomia territoriale, sistema delle regioni, governo e futuro del centrodestra – sembrano scelti apposta per spargere pepe sul rendez-vous genovese e per inserirlo a pieno titolo nella girandola di incontri e trattative, più o meno scoperte, sul futuro della coalizione, a cavallo tra le elezioni europee e i possibili risvolti che queste avranno nell’equilibrio tra i partiti e nuove possibili esperienze. L’incontro odierno con Maroni segue infatti quello di una settimana fa tra lo stesso Toti e Nello Musumeci, il governatore della Sicilia. Entrambi si sono detti entrambi disponibili a ragionare di possibili novità nel centrodestra e di nuovo schieramenti in grado di riunificarne tutte le anime.
A marzo l’annuncio ufficiale del nuovo soggetto
A loro potrebbe ora aggiungersi anche Maroni, cui va sempre più stretto il nuovo corso “nazionale” di Salvini e che vorrebbe perciò dar voce alle sempre più marcate perplessità dell’elettorato leghista del Nord. Ma è proprio questa sua condizione di “irregolare” che rende Maroni addirittura prezioso agli occhi di Toti, il cui vero obiettivo è svuotare il serbatoio elettorale degli “azzurri” in Liguria. In Lombardia, invece, ci sta pensando il governatore leghista Attilio Fontana: anche lui presenterà una propria lista alle amministrative del maggio prossimo. La tenaglia per stringere Berlusconi c’è. Vedremo chi avrà il coraggio di stringerla.